Decine di controlli sono stati eseguiti in città dai carabinieri del nucleo radiomobile di Reggio Emilia, nell’ambito di una mirata attività di controlli disposta dal colonello Antonino BUDA, comandante provinciale dei carabinieri reggiani, avuto riguardo ai soggetti sottoposti a misure alternative o che beneficiavano di misure cautelari meno afflittive rispetto al carcere (sorveglianza speciale, libertà controllata, libertà vigilata, arresti domiciliari, obbligo di firma etc..). Complessivamente una trentina i controlli nei confronti di altrettanti soggetti ad opera di un centinaio di carabinieri in forza al comando provinciale: una vera e propria task force che ha portato a rilevare 2 gravi violazioni per i quali altrettante persone sottoposte a misure alternative sono finite in carcere. Nell’ordine sono finiti in manette un 50enne originario di Matera e residente a Reggio Emilia ai domiciliari per furto (misura che beneficiava da pochi giorni) e un 25enne nigeriano abitante in città, sottoposto all’obbligo di dimora e di firma per reati contro il patrimonio (misura che beneficiava dal marzo di quest’anno).
Il primo agli arresti domiciliari è risultato essere uscito da casa senza autorizzazione il secondo è risultato compiere una serie di violazioni in spregio alle prescrizioni dell’obbligo di dimora nel capoluogo reggiano e di presentazione alla P.G. cui era sottoposto. Per entrambi il giudice competente concordando con gli esiti dei controlli dei carabinieri reggiani ha immediatamente revocato il beneficio ripristinando la custodia cautelare in carcere. I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia ricevuti i rispettivi provvedimenti restrittivi vi hanno dato esecuzione rintracciando i destinatari e conducendoli in carcere dopo le formalità di rito.