«La bontà, la solidarietà e la volontà sono più forti del terremoto e l’inaugurazione del rinato asilo di Mortizzuolo dopo i danni subiti nel maggio 2012 ne è un importante esempio. Questo è un grande momento di gioia, reso possibile da un’azione concreta di solidarietà sostenuta e voluta da Confagricoltura. Agricoltura è anche solidarietà». Con queste parole Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena, commenta l’inaugurazione del nuovo asilo di Mortizzuolo, che si terrà sabato 1 ottobre alle ore 10, alla presenza del vicepresidente di Confagricoltura Modena Gian Franco Corradi.
I bambini di Mortizzuolo tornano tra i banchi della scuola materna “Filomena Budri”, dopo la ricostruzione post-sisma, e Confagricoltura, tra i donor, ringrazia chi fin da subito ha contribuito a ridare ai bambini lo spazio in cui giocare e crescere avviando una straordinaria raccolta fondi e mettendo all’asta le meraviglie dell’agricoltura italiana offerte da amici e soci in una serata di dicembre 2012: oltre 71mila euro di donazione.
«Ci riempie di orgoglio sapere che grazie alla solidarietà di tanti agricoltori, da ogni parte d’Italia, si possa rifondare la speranza in una piccola comunità rurale e favorire così la permanenza delle famiglie e dei bambini nel territorio» ha detto Guglielmo Garagnani, ex-presidente di Confagricoltura Emilia Romagna e promotore dell’asta benefica che ha avuto l’adesione dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con un’apposita medaglia con incisione dedicatoria.
Grazie ai partner che hanno reso possibile tutto ciò: la casa d’aste Christie’s; i media partner, Corriere della Sera e QN Il Resto del Carlino; Palazzo Albergati di Zola Pedrosa, sede dell’evento dove sono stati battuti lotti di eccellenze e prodotti doc (Sassicaia, Amarone, Brunello di Montalcino; Culatello di Zibello, Aceto Balsamico Tradizionale, Parmigiano Reggiano) ma anche soggiorni in storiche dimore rurali e cene preparate da chef stellati. Un ringraziamento speciale a S.E. Mons. Francesco Cavina, Vescovo della Diocesi di Carpi, per l’impegno profuso nell’aiutare famiglie e ragazzi a superare la drammaticità degli eventi e nel portare a compimento il difficile percorso di ricostruzione di fabbricati e strutture.
«Al dramma del terremoto – conclude Gianni Tosi, presidente regionale dell’organizzazione agricola – si risponde con l’impegno concreto. C’è un tessuto sociale, culturale e produttivo da ricostruire. E noi lo abbiamo fatto pensando al futuro dei più piccoli e delle nuovissime generazioni».