“Il Comune porta Casa Serena alla firma del nuovo contratto di accreditamento in punta di piedi e rumoroso silenzio. Parliamo di una determina datata 23 settembre che dà il via libera ad un appalto di servizio che parte il 1° ottobre. Parliamo di utenti e famigliari degli ospiti, inaccettabilmente invitati ad una riunione sulle novità in vigore all’ultimo momento, soltanto con un giorno di preavviso, come se l’obiettivo non fosse la loro partecipazione bensí la semplice notifica della comunicazione. Parliamo di lavoratori sul piede di guerra, con previsioni di notevoli ribassi salariali (stipendi defalcati almeno del 20%). Lavoratori totalmente inascoltati”.
“La riduzione da 90 a 80 posti di residenzialità definitiva, la riduzione da 15 a 12 posti del nucleo ad Alta Intensità Assistenziale, inclusi ospiti con Gravi Disabilità Acquisite (GDA), la riduzione da 15 a 8 posti del Centro Diurno per anziani non autosufficienti non erano forse temi su cui confrontarsi pubblicamente? Perché le novità sia per gli utenti sia per i lavoratori in vigore con il nuovo sistema d’accreditamento, per la gestione dei servizi non sono state oggetto di comunicazione da parte del comune? Siamo di fronte ad un taglio marcato ai servizi e al numero di posti, insomma si profila una Casa serena che ci costerà di più e ci dará meno servizi, dove il Comune paga e non ha più il controllo. Certo si potrà aumentare il livello di servizi, ma dovrebbe pagarli a parte il Comune e il relativo costo venire scaricato sulla fiscalità generale almeno per un anno e successivamente, purtroppo, anche sui familiari.
Questo – prosegue il Capogruppo di Forza Italia – è il modo con cui il comune di Sassuolo e l’Unione dei Comuni del distretto ceramico hanno gestito il nuovo sitema ‘accreditamento provvisorio’ per la gestione dei servizi di Casa Serena affidato al Consorzio Residenze Modenese Soc. Coop. Sociale, costituito dalle solite cooperative unite e pigliatutto Gulliver Soc. coop., Domus Assistenza Soc. Coop. Sociale e CIR Cooperativa. Le fasi che hanno portato all’accreditamento sono il simbolo del solito meccanismo con cui le amministrazioni pubbliche a marchio PD gestiscono la cosa pubblica come fosse un feudo privato. Il tutto a scapito dei cittadini, degli utenti e delle loro famiglie, snobbati anche nel momento in cui non ricevono per tempo nemmeno le informazioni di base che dal 1° ottobre riguarderanno i servizi a loro rivolti. Con l’accreditamento di cui stiamo parlando ci rimettono i cittadini Sassolesi, i dipendenti, gli anziani, che certo non sono gli ultimi, mentre a guadagnarci sembrano essere solo lo cooperative. Agli amministratori di oggi che saranno gli anziani di domani, ricordo che Casa Serena è un bene di tutti che serve a tutti e proprio per questo va difeso e valorizzato ad ogni costo. L’esatto contrario di ciò che sta succedendo”.