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‘Settimana dell’allattamento materno’. a Reggio Emilia incontri, approfondimenti e letture a sostegno delle donne

allattamento_al_senoDa sabato 1 a venerdì 7 ottobre 2016 in tutto il mondo si svolge la ventiduesima Settimana per l’Allattamento materno (Sam) promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e il valore dell’allattamento materno. Tema conduttore dell’edizione 2016 è “Allattamento, la chiave per uno sviluppo sostenibile” e si propone di aumentare la consapevolezza del legame tra allattamento e obiettivi per lo sviluppo sostenibile: il tema della Sam è lanciato dalla World Alliance for Breastfeeding Action (Waba – Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento), un’alleanza globale di individui, reti ed organizzazioni che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento al seno, basata sulla Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia globale per l’Alimentazione dei neonati e dei bambini dell’Oms e dell’Unicef.

Anche l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia aderisce alla manifestazione internazionale con un ricco programma di iniziative, incontri, momenti di approfondimento e flash mob per promuovere una pratica importantissima per la salute delle mamme e dei bambini. Il programma, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, è promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia, Farmacie comunali riunite (Fcr), Reggio Children, Arcispedale Santa Maria Nuova e Azienda Usl – Latte Coccole-CuraRE onlus, Consigliera di parità, associazione La Cova, associazione Amaltea, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori, Federazione italiana Medici pediatri.

 

La programmazione della Settimana dell’allattamento materno è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Municipio cui hanno preso parte l’assessora con delega alle Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti, il dirigente medico di Neonatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova Simona Pedori e il dirigente medico del Dipartimento materno infantile dell’Ausl Reggio Emilia Alessandro Volta.

“Il ricco programma di iniziative messe in campo quest’anno a Reggio Emilia – ha detto l’assessora Natalia Maramotti – è frutto di un lungo e fruttuoso lavoro di confronto e collaborazione con le istituzioni e le associazioni coinvolte nella Settimana dell’allattamento materno. L’obiettivo è porre l’attenzione delle madri, ma anche dei papà, sull’allattamento materno perché quest’ultimo garantisce qualità della salute e sostenibilità ambientale, costituisce un importante fattore di prevenzione e relazionalità”.

 

Si inizia sabato 1 ottobre con ‘Allattiamo insieme!’, flash mob promosso dal Comune di Reggio Emilia. Tutti coloro che parteciperanno si ritroveranno alle 10.30 in piazza Fontanesi con un indumento bianco per sostenere l’allattamento tutti insieme. L’obiettivo è raccogliere idee e proposte perché le donne possano allattare più a lungo e siano facilitate nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana: al termine, le proposte saranno consegnate all’assessora alle Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia Natalia  Maramotti. La cittadinanza sarà invitata a lasciare una traccia, un pensiero sulle buone pratiche attraverso post it. Per l’occasione, inoltre, ai partecipanti al flash mob sarà distribuito un ‘omaggio Sostenibile’, un sacchetto di riso, farro e orzo in collaborazione con Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori.

Il rapporto tra allattamento e lavoro sarà al centro di un incontro promosso dall’associazione La Cova mercoledì 5 ottobre, in programma alle 20.30 nella sede dell’associazione in via Beretti 7.

 

Particolare attenzione sarà data al tema dell’alimentazione, con una serie di incontri di approfondimento. Il primo, organizzato in collaborazione con l’associazione La Cova, si svolgerà sabato 1 ottobre ai Chiostri di San Pietro, nell’ambito del “Food immersion festival” e sarà incentrato sul tema “Mi racconti che sapore ha? Allattamento e svezzamento”. Marianna Garsi, ostetrica consulente Ibclc, approfondirà il tema dell’alimentazione dopo i sei mesi di vita, su come integrare allattamento e cibi solidi. Ad accompagnarla, le letture a cura di Benedetta Pisi.

 

Sabato 8 ottobre, infine, al Centro internazionale Loris Malaguzzi si svolgerà il convegno ‘Curare in cucina. Per una sana alimentazione nei primi anni di vita’, aperto alla cittadinanza e a professionisti sanitari. L’incontro, in programma dalle ore 8.30 alle 13.30, è promosso da Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova e associazione CuraRe Onlus, aperto alla cittadinanza e a professionisti sanitari sul tema allattamento, divezzamento e alimentazione. La mattinata sarà aperta dagli interventi dell’assessora Natalia Maramotti, del direttore generale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova Antonella Messori e dalla presidente dell’associazione CuraRe onlus Deanna Ferretti Veroni.

Per tutta la settimana, inoltre, le cucine dei Nidi d’infanzia si aprono alla città proponendo Atelier del gusto. Una occasione per sperimentare ricette che propongono una grande varietà di sapori, consistenze, aromi e per parlare di salute, gusto e piacere di stare a tavola con i nostri bambini in una ottica di sostenibilità.  Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il calendario sul sito www.scuolenidi.re.it e sulla pagina facebook del Centro internazionale Loris Malaguzzi.

Martedì 4 ottobre un nuovo appuntamento è promosso alle ore 17.30 in piazza Fontanesi con l’incontro ‘Allattamento materno: nutrire un bambino, nutrire un pianeta’ a cura dell’associazione Amaltea.

Sempre martedì 4 ottobre, alle ore 20.30, si svolgerà infine l’appuntamento “Travolti dalla cicogna”, proiezione del film a cura di spazio Latte e Coccole e Ausl Distretto di Scandiano, Centro Giovani sala Bruno Casini, via Diaz 18 – Scandiano.

Per tutta la settimana, inoltre, sarà allestita all’interno della biblioteca Panizzi una vetrina bibliografica con materiali consultabili e opuscoli informativi.

 

IL PANORAMA ITALIANO E INTERNAZIONALE – Nei  paesi ad alto reddito l’allattamento al seno è praticato in misura inferiore e per tempi più brevi rispetto ai paesi a basso reddito, dove  anche qui la situazione non è rosea se solo il 37% dei bambini fino a 6 mesi di età viene alimentato con solo latte materno.

In Italia i dati relativi all’allattamento al seno non sono incoraggianti, anche se nel 2013 è stato rilevato un miglioramento rispetto al 2005  Sono infatti aumentate le donne che allattano al seno (85,5% contro l’ 81,1%) ed è aumentata la durata media del periodo di allattamento: da 7,3 mesi nel 2005 fino al valore di 8,3 nel 2013. Tuttavia, il numero medio di mesi di allattamento esclusivo al seno è pari a 4,1, al di  sotto delle raccomandazioni del Ministero della Salute e dell’Oms, che prevedono 6 mesi di allattamento esclusivo, un valore al quale arriva solo il 10% delle donne. Iniziative per favorire l’allattamento al seno non sono uniformemente diffuse sul territorio nazionale e, secondo un Rapporto del Ministero della Salute del 2014, non sembrano essere ancora considerate rilevanti e tali da indurre a chiari investimenti in termini di programmazione e policy.

L’allattamento al seno ha anche numerosi benefici per le madri. Può prevenire il tumore al seno, aumentare la distanza tra nascite successive, e riduce  il rischio di diabete e cancro ovarico. Dal punto di vista economico, si è  ha calcolato che se nel 2015 l’allattamento al seno fosse stato praticato a livello universale si sarebbe potuta evitare la morte di 823 000 bambini e di 20.000 madri per cancro al seno, mentre i risparmi economici sono stimati in  3OO miliardi di dollari Usa.

I risultati di studi condotti con tecniche biologiche moderne suggeriscono nuovi meccanismi attraverso i quali il latte materno agisce non solo come nutrimento ma come una medicina personalizzata per i neonati. Per i ricercatori del Lancet , nel mondo non si fa a sufficienza per sostenere l’allattamento al seno, il cui successo non può essere considerato di esclusiva responsabilità di una donna ma una responsabilità collettiva della società. L’allattamento al seno ha dei nemici che il report identifica prima di tutto nell’industria dei sostituti del latte materno, fortemente in crescita nel mondo, che con le sue strategie di marketing mina gli  sforzi che vengono profusi per migliorare l’allattamento al seno.

















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