La 34esima edizione di Cersaie è entrata subito nel vivo degli argomenti più caldi del momento, nell’incontro di apertura “Fair Trade e competitività della manifattura italiana nel mercato globale”, ospitato dall’Europauditorium – Palazzo dei Congressi di BolognaFiere. Alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, di Lisa Ferrarini, vice Presidente di Confindustria con la delega all’Europa, di Giorgio Squinzi, Presidente dell’Editoriale Il Sole 24 Ore e di Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica, dopo i saluti introduttivi del presidente di BolognaFiere Franco Boni e del governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha ribadito l’impegno della Regione per avviare i cantieri della Bretella Campogalliano-Sassuolo. Il dibattito inaugurale moderato dalla giornalista Maria Latella si è concentrato sui temi del riconoscimento o meno dello stato di economica di mercato (MES) alla Cina e del rinnovo dei dazi sulle importazioni di ceramiche cinesi in Europa, delle politiche commerciali a tutela delle produzioni Made in Italy, dell’evoluzione dei negoziati di libero scambio TTIP tra Usa ed Unione. E non è stato trascurato il tema dell’energia, vero cuore pulsante del dibattito, in cui si è affrontata la questione tassazione degli oneri elettrici e l’esigenza di salvaguardare tutte le potenzialità della cogenerazione industriale.
“Il consumo mondiale di ceramica è in continuo aumento – illustra il Presidente Borelli – e non esiste sul mercato un prodotto che la sostituisca. E leader dell’innovazione e della tecnologia nel settore sono le aziende italiane”. Si parla poi di “Made in”: “Si tratta di un principio di trasparenza necessario a una competizione commerciale corretta” sottolinea Borelli.
Il dibattito si infiamma anche sui temi di MES e TTIP, questioni su cui l’Europa è spaccata: “Il dumping in Europa è il più basso del mondo – spiega la vice Presidente Ferrarini –. Ma la Cina fa concorrenza sleale, e certamente non rispetta i valori per essere riconosciuta come economia di mercato”. Concorda Giorgio Squinzi: “Sono contrario al MES tanto quanto sono favorevole invece al TTIP: facilitare gli scambi con il Nord America non può che portare vantaggio a entrambi”. E riguardo al settore della ceramica ribadisce: “Il 95% dell’innovazione nel campo della ceramica viene dall’Italia. E Cersaie è un’ottima occasione per chi lavora nel settore: è una vetrina mondiale che promuove l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.
Il Ministro Carlo Calenda ha dato concreta risposta a tutte le tematiche evidenziando quanto le esigenze di un settore manifatturiero fortemente esposto alla competizione internazionale, come la ceramica, siano le priorità del Governo Italiano, su dossier quali il MES Cina il TTIP e il Made In europeo. Il Ministro ha anche fatto presente l’impegno dell’Amministrazione per prossime soluzioni normative relative alla salvaguardia e alla promozione della cogenerazione, nonché l’impegno presso la Commissione Europea, affinché vengano riconosciuti più elevati livelli di riduzione sugli oneri di sistema per settori energivori con un’elevata “trade intensity”, come appunto l’industria ceramica.
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