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Giornata mondiale della contraccezione, gli assessori Petitti e Venturi incontrano una rappresentanza dell’UDI

Prevenzione delle gravidanze indesiderate, valorizzazione della rete dei consultori, soprattutto tra i più giovani, e una riflessione condivisa sul tema dell’obiezione di coscienza, a garanzia di una piena applicazione della legge 194. Questi, in sintesi, i temi al centro dell’incontro di oggi, in occasione della Giornata mondiale della contraccezione, tra gli assessori Emma Petitti (Pari opportunità) e Sergio Venturi (Politiche per la salute) con una rappresentanza dell’UDI (Unione donne in Italia), tra cui la responsabile nazionale Laura Piretti. Tutto questo in un quadro regionale che, negli ultimi anni, vede un calo costante delle interruzioni volontarie di gravidanza, sia tra le donne italiane che straniere: -27,5% dal 2006 al 2015.

“Quello di oggi è stato un incontro molto positivo- ha sottolineato l’assessore Petitti-. Abbiamo concordato con l’UDI di intraprendere un percorso comune relativo a una maggiore prevenzione delle gravidanze indesiderate, della valorizzazione della rete dei consultori, soprattutto per i più giovani. In quest’ottica voglio ricordare che la Regione promuove e sostiene da anni nelle scuole, principalmente le secondarie di I e II grado, ma anche nei corsi professionali e nell’extra-scuola, progetti e interventi di educazione all’affettività e sessualità”.

“L’Emilia-Romagna su queste tematiche è virtuosa, e lo dimostrano i dati- ha commentato l’assessore Venturi-. Insieme all’UDI lavoreremo per promuovere il monitoraggio a livello nazionale sull’attività dei consultori, che qui già facciamo. Inoltre, ci siamo impegnati a portare all’attenzione della Conferenza delle Regioni, in Commissione Salute, il tema dell’obiezione di coscienza, anche se qui in Emilia-Romagna non è tale da ostacolare la corretta applicazione della legge 194”. Il 24 ottobre ci sarà un incontro con i tecnici, per lavorare su un documento condiviso, e ai primi di novembre un altro incontro con gli assessori.

Il numero di interruzioni volontarie di gravidanza effettuate in regione nel 2015 è stato pari a 7.848 (-7,4% rispetto al 2014. Le strutture che hanno praticato lo scorso anno l’Ivg in Emilia-Romagna sono 36. Si riconferma la costante diminuzione delle Ivg in regione, con un calo percentuale tra il 2006 e il 2015 del 27,5%.

Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza, nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna che praticano interruzioni volontarie di gravidanza l’incidenza dell’obiezione riguarda il 53,1% dei medici ostetrici-ginecologi, in diminuzione negli ultimi due anni, e il 32,5% dei medici anestesisti; dati molto inferiori rispetto a quelli medi nazionali (2013), decisamente più elevati: rispettivamente il 70% e il 49,3%. Nei consultori familiari la percentuale degli obiettori è del 23,7%, di poco superiore a quello nazionale del 22%.

















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