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Graziosi e futurismo, a Modena per le Giornate del Patrimonio

susanna-graziosiSabato 24 e domenica 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, i Musei civici di Modena invitano il pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 a visitare a ingresso gratuito le collezioni permanenti e la mostra “SibilaRonzaScoppia. L’intonarumori e la serata futurista modenese”, al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino.

L’esposizione racconta le dinamiche che portarono alla tumultuosa “soireè” futurista del 2 giugno 1913 al Teatro Storchi di Modena, alla presenza di Filippo Tommaso Marinetti e di musicisti e pittori futuristi. Davanti ad un pubblico battagliero, andò in scena un evento che passò alla storia per la presentazione da parte di Luigi Russolo dello scoppiatore, prototipo del primo della serie dei celebri “intonarumori”, macchine musicali in grado di riprodurre la varietà dei suoni della natura e della vita moderna.

Nelle stesse giornate è inoltre possibile visitare la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi”, a piano terra di Palazzo dei Musei, dalle 16 alle 19. La Gipsoteca espone una cospicua raccolta di sculture, pitture e opere grafiche dell’artista Giuseppe Graziosi. La visita può rappresentare il punto di partenza per un itinerario in città alla scoperta dei numerosi monumenti dell’artista presenti nel centro cittadino.

 

FRECCE AL PARCO DELLA TERRAMARA

Ingresso gratuito per tutti al Parco archeologico della Terramara di Montale domenica 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

L’appuntamento domenicale al museo all’aperto è con “Dalla terra all’aria: nascita di una freccia” a cura degli archeologi Monia Barbieri e Alberto Salasso, che esporranno al pubblico l’evoluzione delle punte da getto dal Mesolitico all’età del bronzo. A partire dalle punte di freccia attestate negli insediamenti terramaricoli, in particolare Montale e Baggiovara, e facendo riferimento ad altri importanti ritrovamenti quali arco e faretra dell’Uomo del Similaun e le sepolture di Olmo di Bogara in provincia di Verona, presenteranno i materiali usati e le differenze tra i tipi di punte, distinguendo quelle create per l’uso in battaglia da quelle per la caccia, e ne mostreranno le varie fasi di realizzazione: dalla preparazione delle frecce in selce, corno o bronzo, alla realizzazione delle aste e dell’impennaggio, fino al fissaggio delle varie parti.

Non mancherà, come di consueto, un laboratorio per bambini e ragazzi (consigliato dai 6 ai 13 anni) e collegato al tema della giornata, a cura di  Nicola Dal Santo e Claudia Corradi. Si intitola “Uno, due, tre … freccia!” e insegna costruire una freccia con selce, legno e resina.

Monia Barbieri, archeologa, ha conseguito la specializzazione in Beni Archeologici all’Università di Padova e da anni collabora con il Parco di Montale nelle attività di didattica, divulgazione ed archeologia sperimentale.

Alberto Balasso, lavora per “Petra”, dedicandosi a tempo pieno allo scavo archeologico in contesti d’emergenza, ed è appassionato di archeologia sperimentale, in particolare della produzione di manufatti litici in selce.

Il Parco della Terramara di Montale è aperto al pubblico le domeniche e i festivi dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (ultimi ingressi alle 12 e alle 17.45).

Le visite sono guidate e partono ogni 45 minuti per gruppi di massimo 60 persone.

Informazioni sul sito web (www.parcomontale.it) o su Facebook (parcomontale).

















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