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Modena, le ex Poste di via dell’Abate diventano un distretto dello spettacolo

A qualcuno richiamerà alla memoria il famoso album dei Beatles “Abbey Road”, a qualche altro la Route 66, la più famosa e storica strada americana. Ma la denominazione “Abate Road 66” del progetto vincitore della gara pubblica per l’assegnazione delle ex Poste, con sede in via Nicolò dell’Abate 66, vuole rimandare anche al periodo degli anni ’60 in cui Modena “era divenuta una piccola Liverpool, con tantissimi complessi musicali, artisti solisti e gruppi”.

Così, l’edificio delle ex Poste, secondo il disegno dell’Ats (Associazione temporanea di scopo) Distretto culturale 2015, che si è aggiudicata in modo definitivo i locali per i prossimi 10 anni, diventerà un vero e proprio distretto dell’impresa culturale e dello spettacolo, in grado di integrare diverse discipline del settore, destinato alla formazione delle figure professionali e alla produzione di eventi che verranno realizzati, in loco ed esternamente, con il coinvolgimento di altri soggetti della zona.

Alla gara per l’assegnazione dei locali hanno partecipato tre soggetti, di cui uno è stato escluso per documentazione incompleta. Il progetto che si è classificato al primo posto è stato ritenuto caratterizzato da un buon grado di efficacia in relazione ai profili dell’innovatività, originalità, qualità ed esperienze in servizi e attività commerciali, imprenditoriali, culturali, sociali e dell’intrattenimento, con una variegata offerta di servizi e l’obiettivo di creare sinergie con attività già esistenti nella zona, oltre a un buon livello di coerenza complessiva in termini di bilancio rispetto alla fattibilità del progetto.

La concessione degli spazi, avvenuta tramite procedura di gara aperta, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con preponderanza degli aspetti tecnico qualitativi (massimo 80 punti) rispetto a quelli economici (massimo 20 punti), riguarda una superficie pari a 2.155 metri quadrati e avrà durata dall’1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2026, con un canone annuale di poco oltre 59 mila euro.

L’Ats aggiudicataria è composta da sette soggetti professionali nel settore della produzione dello spettacolo: Insoliti eventi società cooperativa (capofila), Mumo Musical Modena Asd e Aps, Modena Gospel Chorus Aps, Magica-Mente Aps, Genesartes Aps e Pro Loco, Artisticoop società cooperativa, Italshow Associazione.

Nell’edificio saranno gradualmente inserite diverse funzioni: un info point a disposizione del pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 dal lunedì al sabato, un Wifi Cafè&shop con prodotti tipici locali, un ristorante attento alla tradizione, all’utilizzo di prodotti tipici e all’offerta di piatti vegetariani, un’attività di fitness, coaching e wellness, una ‘beat’ teca con libri e dischi dell’epoca, una scuola di musical, recitazione, canto corale e danza, una scuola di canto gospel, una scuola di magia rivolta in particolare ai bambini, una scuola di regia video e audio, un’attività di formazione professionale per gli operatori dello spettacolo, un servizio di deposito bagagli per i viaggiatori delle ferrovie, la messa a disposizione di sale per incontri rivolta a chi arriva in treno e altro, un’attività di noleggio veicoli per persone e merci a impatto ambientale zero, un servizio di ‘food delivery’, un’attività di promozione, marketing e comunicazione, e un’attività radiotelevisiva in ‘streaming’.

Le varie attività si articoleranno dal lunedì al sabato tra mattina, pomeriggio e sera, e in alcuni casi anche nei giorni festivi. Saranno realizzate in ‘coworking’ sia per l’utilizzo degli spazi sia per lo sviluppo di progetti e programmi didattici, eventi, performance e altro. Le sinergie con realtà adiacenti potranno consentire in futuro di disporre di spazi aggiuntivi, ad esempio per organizzare spettacoli, allestire una sala di registrazione o realizzare una piccola foresteria a disposizione di artisti e docenti.

















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