Scoperto grazie alle indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza si è lasciato andare in una confessione liberatoria ammettendo di aver rubato il bancomat ad un motociclista incorso in un incidente stradale, e grazie al pin trovato nel portafoglio aver poi effettuato prelievi per complessivi 1.500 euro che ha interamente giocato e perso ai videopoker di cui – per sua stessa amissione – è dipendente. L’uomo, un 26enne dipendente di un’azienda di soccorso stradale, è quindi ora finito nei guai: i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza l’hanno infatti denunciato alla Procura reggiana con le accuse di furto e indebito utilizzo di bancomat.
E’ stato il derubato, un 60enne sanpolese, a presentarsi ai carabinieri di San Polo d’Enza segnalando il furto del bancomat e il conseguente “alleggerimento” del conto per 1.500 euro. Nel dettaglio il 60enne a seguito di un incidente stradale accadutogli alla guida del suo motociclo era finito in ospedale. Il portafoglio, lasciato nella borsa laterale del motociclo, gli era poi stato restituito da chi aveva effettuato le operazioni di soccorso stradale. Accortosi dell’assenza del bancomat e del relativo foglietto con il pin effettuava immediati controlli bancari riscontrando ben 6 indebiti prelievi dal conto per complessivi 1.500 euro. I carabinieri di San Polo d’Enza in prima battuta si rivolgevano agli istituti bancari interessati acquisendo le immagini che immortalavano l’autore durante gli indebiti prelievi. Sebbene l’uomo abbia cercato di coprirsi il volto anche a causa di una malformazione della mano utilizzata per digitare il pin veniva incastrato. I carabinieri sampolesi grazie anche alla collaborazione del titolare del soccorso stradale indirizzavano le attenzioni investigative sul dipendente che aveva curato il soccorso stradale acquisendo nei suoi confronti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità. Durante la perquisizione domiciliare infatti i carabinieri di San Polo d’Enza rinvenivano e sequestravano tutti gli indumenti (cappellino, maglia, pantaloni e scarpe) in disponibilità dell’odierno indagato corrispondenti perfettamente a quelli indossati nel momento dell’indebito prelievo dei 1.500 euro. Ma non solo i militari constatavano che la malformazione alla mano registrata dalle telecamere era la stessa posseduta dal sospettato. In caserma durante le attività propedeutica alla denuncia del 26enne per i reati di furto e indebito utilizzo di bancomat, lo stesso si lasciava andare a una confessione liberatoria “Sono stato io. Sono pentito di quello che ha fatto. Sono dipendente dai videopoker dove ho giocato e perso l’intera somma prelevato con i bancomat che poi ho buttato”.