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Nessuna multa da Bruxelles per il “Sito Razzaboni” a San Giovanni in Persiceto

La discarica di San Giovanni in Persiceto (Bo) esce dalla procedura di infrazione comunitaria e, conseguentemente, stop alle multe comminate per questo sito allo Stato italiano.
Lo ha reso noto oggi la Commissione Europea, che ha accolto le osservazioni presentate a Bruxelles nei mesi scorsi (le ultime a metà agosto) dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso il Ministero dell’Ambiente.
“Considerati gli interventi messi in campo- afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente- è stata riconosciuta la regolarizzazione della discarica: un grande risultato che promuove a pieni voti l’impegno corale e virtuoso delle istituzioni”
“Da subito- spiega l’assessore- abbiamo operato insieme per scongiurare qualsiasi rischio per la salute dei cittadini, con uno stretto coordinamento che ha portato buoni frutti. La decisione della Commissione europea dà torto a chi, senza entrare nel merito della vicenda, ha mosso accuse infondate all’operato della Regione. Voglio esprimere un ringraziamento particolare al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che è sempre stato al nostro fianco nell’affrontare questa vicenda delicata”
Nel merito della questione, la Commissione europea ha preso atto del completamento della messa in sicurezza del sito dove, nel 2001, il Corpo Forestale dello Stato aveva rinvenuto fanghi industriali gestiti senza autorizzazione da un operatore privato, che non ha mai provveduto alla bonifica, benché ordinata dalle autorità competenti.
Nel 2003 la Commissione Europea avviò una procedura d’infrazione contro l’Italia comprendendo, tra i casi esaminati, anche quello di San Giovanni in Persiceto. In sostituzione del responsabile dell’inquinamento, rimasto inadempiente, il Comune è intervenuto con le opere di risanamento per circa 4 milioni di euro, messi volontariamente a disposizione dalla Regione per assicurare gli interessi primari della tutela della salute e dell’ambiente.
Garantita la sicurezza del sito, ora continuerà il monitoraggio dei dati ambientali e si lavorerà per la sua piena riqualificazione.
“Accogliendo la richiesta della Regione- conclude Gazzolo- il Governo ha già annunciato nelle scorse settimane lo stanziamento 3 milioni e 400 mila euro, che saranno utilizzati a tal fine. Si tratta dell’ultimo, fondamentale passo per restituire alla comunità un’area che troppo a lungo gli è stata sottratta”.

















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