“Nel primo giorno di scuola il nostro augurio va a famiglie, insegnanti e personale scolastico, ma soprattutto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze: loro sono al centro della scuola e sono il nostro futuro”, scrivono il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza in una lettera aperta in occasione dell’avvio dell’anno scolastico che si apre con l’inaugurazione della nuova scuola Mattarella.
“A tutti – continuano – l’augurio che sia un anno proficuo, per apprendere, crescere, conoscersi. Perché pur tra le mille difficoltà che la scuola ogni anno, soprattutto all’inizio, si trova ad affrontare, per i nostri ragazzi è la scuola, che noi vogliamo rendere sempre più accogliente e di qualità, con aule sempre più belle e “connesse”, la prima e più importante occasione di formazione, di socializzazione e di sviluppo della persona. È una sfida che impegna la nostra comunità, perché lo sforzo per una scuola migliore deve essere collettivo. Non possiamo lasciare un compito così gravoso solo sulle spalle di insegnanti, dirigenti scolastici e funzionari. A loro si chiedono fatica, sacrifici, passione e dedizione. Ma quando i riflettori si spegneranno e anche lo scacchiere dei docenti sarà andato a posto, ci sarà ancora bisogno dell’impegno di tutti, dentro e fuori la scuola.
Vogliamo garantire a tutti l’accesso al diritto allo studio e a una formazione di qualità calibrata sulle possibilità reali di ciascuno, anche attraverso progetti digitali innovativi che si stanno sperimentando in diverse classi delle primarie.
Abbiamo realizzato gli istituti Comprensivi per introdurre una didattica verticale innovativa che sia in grado di seguire l’alunno sin dai primi anni e di accompagnarlo verso i migliori risultati possibili.
La riduzione delle tariffe dei nidi, il ricalcolo dell’Isee e l’abbattimento del costo degli abbonamenti al trasporto pubblico per gli studenti fino a 14 anni sono azioni che abbiamo introdotto per favorire l’accesso ai servizi e per ragioni di equità .
Di pari passo, vogliamo rendere i servizi più flessibili, rispondendo alle richieste delle famiglie, per esempio attraverso l’apertura di nidi e scuole d’infanzia a luglio. Intendiamo poi sperimentarne di nuovi, oltre che potenziare i servizi integrativi rivolti a bambini e bambine insieme ai loro genitori.
Nel corso dell’anno abbiamo aumentato le risorse comunali destinate al sostegno alla disabilità per una scuola più inclusiva che sappia considerare le differenze una ricchezza. Una scuola aperta con il coinvolgimento del territorio, delle istituzioni e del volontariato; in grado di spingere sul pedale dell’integrazione, con la consapevolezza che spesso gli studenti stranieri sono l’albero di trasmissione tra le loro famiglie e la comunità che li accoglie.
Stiamo mettendo in campo azioni concrete contro la dispersione scolastica, oltre che per favorire l’alternanza scuola lavoro, che già da quest’anno permetteranno a 200 giovani un’esperienza lavorativa all’interno dell’amministrazione comunale.
E anche oggi siamo qua a dire ‘si può fare’; non sempre la strada sarà la più semplice e diretta ma si può fare”.