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Il Gioco d’azzardo fra patologia, economia e società

serata-ludopatia-7-setQuesto il titolo della Conferenza organizzata dal Circolo Medico “M.Merighi, in collaborazione con La Conoscenza Condivisa e l’Associazione Amo Nove Comuni Modenesi Area Nord, lo scorso 7 Settembre 2016, presso la Sala Conferenze dell’Hotel La Cantina di Medolla – Modena.

Il meeting,  che ha ricevuto l’ambito Patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Azienda Usl di Modena, del Lions Club di Mirandola e realizzato in collaborazione con Agesci Scout Medolla 1, tipografia Sogari, Media Partener Radio Pico media partner e Paolo Campedelli Social Media Partner, ha visto la partecipazione del Dr. Massimo Annicchiarico Direttore Generale Az USl Modena, Del Dr. Doriano Novi in rappresentanza dell’Associazione AMO e del Prof. Guido Zaccarelli di UniMoRe.

Relatore del convegno il dr. Matteo Iori, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia.

Il Prof. Guido Zaccarelli ha posto in evidenza la relazione esistente tra la zona di comfort dove le persone definiscono il loro stare bene in armonia con se stessi, (si muovono in modo dinamico, lavorano, creano relazioni sociali, si divertono, giocano), fino a quando attraversando diversi momenti e stadi della vita quotidiana, entrano nella zona dello stress, una zona liquida dove affondano tutte le certezze e le personali sicurezze. La persona cola a picco. Sprofonda inghiottita nelle acque stagnati e melmose della ludopatia perché nella mente scatta un meccanismo inconscio che non le consente di gestire l’equilibrio. La persona è continuamente attratta all’interno di un vortice, una zona coinvolgente che non conosce limiti che annebbia la ragione facendo perdere di vista il confine dell’equilibrio. Lì inizia l’azzardo, il punto di non ritorno, la sfida continua con la sorte nella speranza di raggiungere l’illusione empirea di un nuovo bene-essere.

Il Dr. Matteo Iori ha posto in evidenza come il gioco d’azzardo non sia un fenomeno emerso nel corso degli ultimi anni a seguito della crisi economica che ha modificato i comportamenti e gli stili di vita delle persone, ma ha origini antiche, anzi, in compagnia di suggestive immagini, ci ha riportato indietro nel tempo dove presumibilmente è iniziato il gioco d’azzardo che pare risalga ai primi decenni del secolo scorso.

Di gioco d’azzardo si tratta nel Codice Penale (del 1930) agli articoli 718 e seguenti e nel Codice Civile (del 1942) agli articoli 1933 e seguenti e nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) del 193 nell’articolo 110.

Tutte queste leggi definiscono i limiti del gioco d’azzardo e ruotano intorno al concetto di «alea» (cioè «il caso») nel gioco: dove il risultato del gioco dipenda totalmente o in modo prevalente dalla fortuna rispetto all’abilità, e dove su questo risultato si scommettono soldi, vi è gioco d’azzardo. I legislatori ritennero che questi tipi di giochi dovessero essere vietati dalla legge.

Nel 2011 sono crollati i risparmi delle famiglie. Secondo l’Istat i risparmi delle famiglie, attestati al 12%, toccato i minimi dal 1995 (indagine su “reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle ….. Paradossalmente crescono i soldi giocati: nel 2006, sono stati 35 miliardi fino a raggiungere nel 2014 la ragguardevole cifra di 84,4 miliardi.

I dati IPSAD 2010-2011 «Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs» del Consiglio Nazionale delle Ricerche), ci informano che dei residenti in Italia fra i 15 e i 64 anni, chi ha giocato in quell’anno, lo ha fatto a:

– Lotto/Superenalotto (67,2%)
– Gratta e Vinci e Lotto istantaneo (56,5%)
– Scommesse sportive (16,2%)
– Giochi con le carte (10,5%)
– Slot machine (6,7%)
Visto che gli apparecchi fatturano oltre il 50% di tutto ciò che si muove sul gioco d’azzardo… (oltre 48 miliardi di euro nel 2015)

 

ANNO – Spesa complessiva – Entrata erariale:

·         2004 – 24.8 miliardi di euro –  7.3 miliardi  29,4%

·         2005 – 28,5 miliardi di euro –  6,16 miliardi 21,6%

·         2006 – 35.2 miliardi di euro –  6.72 miliardi 19%

·         2012 – 88,5 miliardi di euro –  8 miliardi 9%

·         2014 – 84,7 miliardi di euro –  7,9 miliardi 9,4%

·         2015 – 88,2 miliardi di euro –  8,7 miliardi 9,8%

 

La ricerca condotta dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche – ESPAD 2011-2014 – pubblicata marzo 2015) relativa al comportamento adottato dagli studenti in relazione al gioco gioco d’azzardo in Italia, ha dimostrato che:

negli ultimi 12 mesi: hanno dichiarato di avere giocato il 44% degli studenti (15-19 anni), soprattutto maschi (55% contro il 33% delle femmine), pari ad una stima di un milione di studenti italiani, dei quali 630mila sarebbero minorenni.
Rispetto ai minorenni hanno dichiarato di giocare:

– Il 43% dei diciassettenni
– Circa il 40% dei sedicenni
– Il 36% dei quindicenni

inoltre:

è aumentato il numero dei giocatori (i cosiddetti «giocatori sociali», che giocano senza essere a rischio);
è aumentato però anche il numero dei cosiddetti giocatori problematici o a rischio (coloro in cui non si è ancora instaurata una dipendenza, ma con una possibile progressione verso una forma di malattia);
è aumentato il numero dei «giocatori d’azzardo patologici»: coloro che hanno instaurato una dipendenza che compromettere lo stato di salute fisica e psichica. La diagnosi di questa patologia si basa sui  criteri diagnostici descritti nella Classificazione Internazionale delle malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ICD10, F63.0) e nel DSM-IV-TR dell‟American Psychiatric
Secondo una recente elaborazione del CNR sui dati della ricerca IPSAD Italia 2013-2014 emerge che:

in Italia 17 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno;
che la maggior parte dei giocatori non è a rischio;
che 2 milioni di italiani sono a rischio minimo;
che quasi 1 milione di persone sono giocatori d’azzardo ad alto rischio o già patologici. (su questo milione sono stimabili in 700.000 mila i giocatori ad alto rischio e 250.000 mila Per forza qualcuno vince….
Il Dr. Matteo Iori, invita la nutrita platea presente alla serata ad indicare un valore associato al numero di «Gratta e Vinci» venduti in Italia nel 2014?  Il dato ufficiale emerge grazie ad un’interrogazione dell’On.Paglia che ci riporta alla nuda relatà dei fatti: 1.902.937.618 per una raccolta complessiva di 9.403.331.791 euro.

Il che significa che il biglietto medio è quello da 5 euro (4,94) ed è come se in Italia se ne vendessero 60,3 biglietti al secondo (per 24 ore al giorno ogni giorno dell’anno”.

Nel corso del Convegno che ha riempito la Sala Conferenze de l’Hotel La Cantina si è discusso della notizia del giorno cioè che il governo vorrebbe togliere le slot machine dai bar;da una parte è un’idea apprezzabile ma dall’altra si sono sollevati parecchi dubbi sulla sua realizzazione;basti pensare che una slot garantisce una entrata di oltre 300 euro al mese cioè a dire con 3 slot sono circa 1000 euro di guadagno.

E’ davvero una bella somma …

 

(Nunzio Borelli, Circolo Medico M.Merighi)

















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