Candidato alla XIII edizione del Premio Nazionale di Italia Medievale, nella sezione Istituzioni, l’Archivio di Stato di Modena si è aggiudicato il Premio Italia medievale 2016, superando altri quattro rilevanti concorrenti (l’Archeodromo di Poggibonsi, l’Archivio Storico di Crotone, il Festival del Medioevo di Gubbio, la Rete Museale Alto Medioevo in Lombardia).
L’edizione 2016 del Premio Italia Medievale ha registrato un nuovo record di votanti con oltre 34.000 preferenze pervenute attraverso il modulo predisposto nel sito, sul mensile “Medioevo”. Venivano anche accettati mail, fax e sms.
L’elevato numero di preferenze accordato all’Archivio di Stato ha dimostrare l’apprezzamento alle iniziative dedicate al tema Bizantini e Longobardi – afferma Patrizia Cremonini, direttrice dell’Archivio di Stato di Modena – e di questo desideriamo ringraziare i nostri votanti. Non possiamo dimenticare di ringraziare tutti gli studiosi che hanno collaborato al successo del progetto, che si è focalizzato sul territorio compreso tra Modenese e Bolognese, già segnato da un’antica fascia di frontiera tra le due storiche etnie nemiche.
Il progetto, ideato e coordinato da Patrizia Cremonini, direttore dell’Archivio di Modena, si è sviluppato nel 2015 e 2016 e ha compreso due mostre di cartografia storica e cicli di conferenze – oltre 35 incontri condotti da storici, archeologi, cartografi, topografi, linguisti, antropologi, biologi, storici dell’arte –
L’enorme sforzo aveva anche l’obiettivo di invitare gli appassionati a riscoprire e a riappropriarsi della storia del territorio attraverso le più varie fonti, partendo da quelle d’archivio, fino alle tracce materiali e culturali ancora vive e semisconosciute che ancora richiamano l’antico confine tra Bizantini e Longobardi.
Le iniziative sono state svolte grazie alla partecipe e fattiva collaborazione di Comuni e Partecipanze Agrarie appartenenti ad entrambe le province di Modena e Bologna. In aree di tradizione longobarda, i Comuni di Nonantola e di Spilamberto e la Partecipanza Agraria di Nonantola, in zone di tradizione bizantina, i Comuni di San Giovanni in Persiceto e di Sant’Agata Bolognese ed il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto.