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Cittadini chiamano, carabinieri rispondono: pusher in manette a Reggio Emilia

Carabinieri 00 smallIl sospetto andirivieni registrato all’interno del parco Primavera, nelle vicinanze di via Cecati a Reggio Emilia,  non è passato inosservato ad alcuni cittadini che l’hanno segnalato ai carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia che, proprio grazie alla collaborazione offerta dai cittadini, hanno predisposto i dovuti servizi culminati con il blitz nei pressi del parco oggetto delle attenzioni investigative che ha portato all’arresto di un 45enne operaio albanese e al sequestro di numerose dosi di cocaina, 130 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio e 2 cellulari utilizzati per i contatti con i clienti.

Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostane stupefacenti i Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un cittadino albanese 45enne residente a Reggio Emilia, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.  Partendo proprio dalle segnalazione dei cittadini che riferivano di aver rilevato nelle ultime settimane movimenti sospetti nel parco Primavera, secondo loro ritenuti riconducibili all’illecita attività di spaccio posta in essere nelle pertinenze della stessa area verde,  i carabinieri dell’aliquota operativa predisponevano i dovuti servizi di osservazione e controllo che ieri pomeriggio portavano ai dovuti risultati. Poco prima delle 17,00 di ieri infatti, l’attenzione dei militari, si catalizzava su due giovani italiani noti agli operanti quali consumatori di cocaina. I due venivano notati fermi come se stessero attendendo qualcuno. In effetti poco dopo giungeva un’autovettura il cui conducente dopo aver parcheggiato scendeva dall’auto. Alla vista del giovane i due si dirigevano verso di lui con i militari che a quel punto intervenivano bloccando i due ragazzi italiani e l’uomo, identificato in un 45enne citadino albanese. In disponibilità di quest’ultimo i militari rinvenivano 12 dosi di cocaina, chiuse con termosaldatura del peso complessivo di circa 8 grammi (di cui nr. 9 occultate all’interno di una confezione in plastica gialla tipo “ovetto Kinder e 3 nella tasca anteriore del marsupio). I tre venivano condotti in caserma dove dall’esame speditivo dei rispettivi cellulari i militari accertavano la presenza di pregressi contatti telefoni tra il 45enne albanese ed uno die due giovani a conferma dell’ipotesi investigativa che le parti si erano date appuntamento proprio per l’acquisto di cocaina. E mentre i 2 giovani italiani venivano escussi quali persone informate si fatti e lasciati andare, i carabinieri si spostavano presso l’abitazione del 45enne albanese dando corso ad una perquisizione domiciliare che portava al rinvenimento di ulteriori 6 dosi di cocaina per complessivi 4 grammi circa. Alla luce di quanto accertato il 45enne veniva dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

 

















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