“Stiamo investendo risorse per una sanità regionale ancor più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini, con più personale e strumentazioni diagnostiche e di cura all’avanguardia, un sistema sanitario regionale il cui carattere universalistico è fuori discussione. E lo stiamo facendo confrontandoci con tutte le parti in causa – medici, infermieri, operatori, ricercatori – coinvolgendo i territori. Insieme al presidente Bonaccini incontreremo nei prossimi giorni i sindacati dei medici per discutere dei problemi che sollevano, in particolare il tema del rinnovo del contratto di lavoro, cui Bonaccini guarda anche in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni”.
L’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, interviene dopo la diffusione del documento firmato dalle sigle sindacali dei medici e degli infermieri sulla gestione della sanità regionale.
“In Giunta regionale lo scorso marzo abbiamo dato il via libera a un programma di investimenti straordinari che supera gli 87 milioni di euro- spiega Venturi- destinati ad ammodernare e ristrutturare gli ospedali, realizzare nuove Case della Salute, acquistare apparecchiature diagnostiche, adeguare le strutture alle norme sulla sicurezza, arricchire la rete ospedaliera e a dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori. Servizi di base e strutture di eccellenza come il Mire (il padiglione dedicato a maternità e infanzia dell’Ospedale di Reggio Emilia), il Polo materno-infantile del Sant’Orsola di Bologna, e interventi come la ristrutturazione dei blocchi operatori negli ospedali della Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini). 87 milioni che si aggiungono al pacchetto di 65 milioni di finanziamenti approvato in novembre 2015”.
Inoltre, “stiamo vincendo una delle sfide più importanti della legislatura, cioè la riduzione delle liste d’attesa, con oltre il 95% delle visite e degli esami strumentali garantito nei tempi previsti, rispettivamente 30 e 60 giorni (era il 58% a gennaio 2015). Per raggiungere questo risultato- sottolinea l’assessore- la Regione ha stanziato 10 milioni di euro e assunto 150 nuovi giovani professionisti tra medici, infermieri e tecnici sanitari, riorganizzando le ‘macchine’ delle Aziende sanitarie con la possibilità di fare visite anche la domenica e nelle ore serali della settimana. E siccome fare un esame è un diritto, disdire è un dovere, proprio per non mettere a repentaglio il diritto alla prestazione, e per questo abbiamo deciso che chi non si presenta a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione deve pagare lo stesso il ticket previsto per le fasce di reddito più basse. Un Piano, quello della Regione contro le liste d’attesa, inviato al presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, che ce lo ha richiesto”.
“Ancora: stiamo rafforzando l’assistenza sul territorio aprendo nuove Case della Salute: in Emilia-Romagna il numero di quelle attive è salito a 81 e in programma c’è la realizzazione di ulteriori 42 strutture”.
“Il sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna rappresenta un’eccellenza grazie soprattutto all’impegno e alla preparazione di chi vi lavora- chiude Venturi- dai medici agli infermieri, con le cui rappresentanze sindacali continuerà il confronto, così come è sempre stato finora, con l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario regionale, a beneficio di utenti e operatori sanitari”.