Aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradatamente l’autonomia. È questo l’obiettivo del Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva per il quale le famiglie che possiedono i requisiti possono prendere appuntamento per presentare domanda al Comune a partire da venerdì 2 settembre.
Istituito dal Governo ed esteso a tutto il territorio nazionale, il Sia è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico a condizione che il nucleo familiare del richiedente aderisca a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi individuati dai servizi sociali dei Comuni.
Il Sostegno per l’inclusione attiva, come ricorda Giuliana Urbelli, assessora al Welfare e Coesione sociale, a Modena era stato anticipato dalla sperimentazione del Patto sociale, un bando, che ha coinvolto sessanta famiglie, per sostenere persone disoccupate e in difficoltà finalizzato in particolare alle spese per l’abitazione. “Come nell’attuale misura nazionale – spiega l’assessora Urbelli – anche nel nostro progetto il beneficio era subordinato al rispetto di un patto di corresponsabilità tra i cittadini e la comunità. Lo stesso patto varrà anche per il Sia, che prevede appunto un patto tra la famiglia e i servizi in una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività potranno riguardare la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute”.
Del Sia possono beneficiare le famiglie con Isee ordinario inferiore a 3.000 euro e nelle quali si verifichi una di queste condizioni: presenza di un minore, di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore, di una donna in stato di gravidanza accertato. Nella valutazione dei requisiti sarà data priorità alle famiglie con più figli minori o disabili in condizioni di povertà assoluta. Il contributo previsto è di 80 euro mensili per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 400 euro per famiglia, e verrà erogato ogni bimestre attraverso la carta Sia.
Oltre al beneficio economico, il Sia prevede appunto l’attivazione di un progetto personalizzato con l’obiettivo del superamento della condizione di povertà, del reinserimento lavorativo e dell’inclusione sociale. L’adesione al progetto è vincolante per accedere al beneficio e per mantenerlo.
Nel Comune di Modena da venerdì 2 settembre è possibile prendere un appuntamento per presentare la domanda. L’appuntamento può essere fissato presso gli sportelli sociali dei poli territoriali via mail, per telefono o di persona:
- Polo 1, Centro Storico-San Cataldo: Piazzale Redecocca – tel. 059 2033620, mail: polo1.centro.storico@comune.modena.it;
- Polo 2, San Lazzaro-Crocetta: Via Morandi, 54 – tel. 059 2033999, mail: polo2.crocetta.sanlazzaro@comune.modena.it
- Polo 3, Buon Pastore-Sant’Agnese: Via Viterbo, 74 – tel. 059 2034300 mail: polo3.buonpastore@comune.modena.it
- Polo 4, San Faustino-Madonnina: Via Newton, 150 – tel. 059 2034000 mail: polo4.sanfaustino.madonnina@comune.modena.it
Tutti i poli sono aperti il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13; il lunedì e il giovedì anche dalle 14.30 alle 18; martedì e sabato chiuso.
Possono presentare domanda i cittadini italiani e gli stranieri titolari di diritto di soggiorno o di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; residenti a Modena, e residenti in Italia da almeno due anni. I richiedenti non devono aver percepito nel mese prima della richiesta altri trattamenti economici, anche assistenziali, superiori complessivamente a 600 euro; nessun componente del nucleo familiare deve essere beneficiario di assicurazioni sociali per l’impiego (NASpI) o di assegni di disoccupazione (ASDI); nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la richiesta, o in possesso di autoveicoli di cilindrata superiore ai 1300 cc, motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei tre anni antecedenti.