«Quello andato in onda su Rete 4 è stato un indegno teatrino che sfrutta il dolore delle popolazioni colpite dal sisma per fini politici. Se non ci fosse di mezzo una tragedia, bisognerebbe liquidarla come l’ennesima occasione sprecata per fare buona informazione. Invece quello che è accaduto ieri è gravissimo, perché offende i tanti cittadini, le imprese, i professionisti, le associazioni di volontariato, i dipendenti pubblici e le istituzioni che ogni giorno, da quattro anni, lavorano duramente per la ricostruzione. La trasmissione è stata vergognosa, senza contraddittorio: ha tirato in ballo Mirandola dando voce solo ad esponenti del centrodestra, che si sono prestati a fare le comparse per sostenere un teorema falso costruito altrove, dove il terremoto non sanno nemmeno cosa sia. È ora di finirla di usare le popolazioni colpite da catastrofi come marionette, senza rispetto per il loro dolore e per la verità dei fatti.
Di fronte a certe bugie calunniose valuteremo se ci sono gli estremi per adire le vie legali; ma la nostra risposta a questi “sciacalli” mediatici e politici è soprattutto nel lavoro quotidiano della ricostruzione, che non si è mai fermato.
I dati raccontano una realtà diversa da quella che qualcuno dipinge in certe trasmissioni televisive e sui social, ormai trasformati in fabbriche di “bufale”. Sarebbe stato facile presentare i dati reali in trasmissione: bastava chiederceli. Ad oggi, i contributi assegnati a Mirandola per la ricostruzione delle abitazioni ammontano ad oltre 290 milioni di euro. Su oltre mille pratiche presentate, l’82% ha ricevuto i contributi. Nel solo Centro storico sono partiti oltre 160 cantieri per la ricostruzione per case e attività produttive. Nei Moduli Abitati Provvisori sono rimaste una decina di famiglie, tutte con un percorso di rientro in case “vere”. Il Comune ha avviato 49 progetti per ricostruire propri edifici lesionati o per nuove strutture post sisma. Attraverso la piattaforma Sfinge (ricostruzione delle imprese) sono stati erogati oltre 220 milioni di euro per 370 ordinanze emesse. Nessuno nasconde anche le difficoltà di un percorso complesso. Più volte, ad esempio, ho chiesto che venga potenziato il personale delle Sovrintendenze, per accelerare i tempi delle opere pubbliche.
Usare la tragedia del Centro Italia per costruire un consenso politico, alimentando sconcerto, sfiducia, paura e mettendo gli italiani gli uni contro gli altri, è una forma di sciacallaggio che ci fa orrore».
Maino Benatti
Sindaco di Mirandola