Ennesimo duro colpo al traffico di stupefacenti cittadino da parte della Squadra Mobile reggiana, che mercoledì mattina ha scoperto – nel quartiere Gardenia – un alloggio adibito alla coltivazione e lavorazione della marijuana. Il controllo è frutto delle serrate attività di indagine nel mondo del consumo di marijuana.
Già dal pianerottolo dell’abitazione si poteva percepire, da subito, l’inconfondibile il profumo della marijuana. Una volta all’interno, gli uomini della Polizia di Stato hanno rinvenuto: sul terrazzo 119 piante in vario stato di maturazione, alcune delle quali alte 2 metri; nel salotto un essiccatoio – debitamente munito di pompa di aspirazione per convogliare, all’esterno, l’aroma delle piante lasciate ad essiccare –, un bilancino di precisione e, complessivamente, un chilo di marijuana lavorata e pronta per l’utilizzo.
All’interno dell’abitazione due le persone rintracciate: P.M. 43enne nato a Maracalagonis (CA) e A.T., 45enne , nata a Viareggio (LU). Entrambi sono stati tratti in arresto per detenzione e coltivazione di marijuana e per detenzione illegale di arma comune da sparo. Nel corso della perquisizione, infatti, è stato anche rinvenuto un fucile ad aria compressa; i preliminari accertamenti sull’arma ne evidenziavano l’elevata capacità di sparo che, supera, i 7,5 joule. Tale potenzialità comporta che l’arma sia assimilabile ad un’arma comune da sparo e, quindi, la sua detenzione vada denunciata all’autorità di pubblica sicurezza.
Al momento dell’ingresso degli uomini della Polizia di Stato i due erano intenti a “lavorare” lo stupefacente come chiaramente desumibile dai “rimasugli” sparpagliati sul terrazzo.