La notte del 23 luglio, dopo aver scavalcato la rete di recinzione, sono entrati all’interno dell’area del centro sortivo “Lino Notari” dando fuoco a un tavolino in legno della distesa esterna e rompendo delle bottiglie di vetro. Ignoti vandali che ora, grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri di Montecchio Emilia, hanno un nome e un cognome. Si tratta di 6 adolescenti reggiani aventi un’età compresa tra i 14 e i 16 anni che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo. Sono tutti accusati del reato di concorso in danneggiamento seguito da incendio aggravato.
La notte del 23 luglio scorso fu il gestore dello stesso centro sportivo che, allertato da una passante che aveva colto in flagrante i 6 compiere i danneggiamenti, si era precipitato nell’area giochi del centro sportivo provvedendo in prima persona a spegnere il fuoco che aveva bruciato alcuni assi in legno del tavolo posto nella distesa dell’area giochi. Da subito i carabinieri di Montecchio Emilia hanno ricondotto l’azione vandalica a giovani in età scolare. Grazie ad alcune testimonianze i carabinieri hanno indirizzato le attenzioni investigative nei confronti degli odierni 6 giovanissimi indagati, nei confronti dei quali sono stati raccolti incontrovertibili elementi in responsabilità. Sono quindi stati tutti denunciati per danneggiamento seguito da incendio aggravato in concorso.
L’aspetto più raccapricciante che sta emergendo nel corso delle indagini è costituito dal fatto che i diretti interessati pare abbiano agito gratuitamente per il mero gusto di divertirsi. Da tempo il centro sportivo era oggetto di gratuiti atti vandalici: lo stesso responsabile all’apertura sovente constatava intrusioni vandaliche consistenti nel taglio della tensostruttura, nel pattume contenuto negli appositi cestini gettato all’interno del campo da calcio, nel rinvenimento di vetri e cocci di bottiglie rotte. Atti vandalici compiuti in serie da ignoti vandali che i carabinieri non escludono possano identificarsi proprio negli odierni adolescenti ora finiti nei guai. Per questo motivo nei confronti dei 6 ragazzini sono ora indirizzate le indagini per accertare eventuali loro responsabilità in analoghi raid vandalici posti in essere nel recente passato.