Il N.A.S. Carabinieri di Bologna, nell’ambito di predisposte attività volte alla tutela della salute dei clienti di acconciatori ed estetiste, ha avviato da alcune settimane mirati servizi di controllo nel territorio delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Le operazioni, che hanno permesso di controllare oltre 60 obiettivi, sono state incentrate sulla verifica del possesso dei necessari titoli professionali del personale dipendente, dei requisiti igienico-sanitari e strutturali dei locali e della conformità e regolarità delle attrezzature in uso.
Nelle provincia di Bologna sono state verificate 32 attività, delle quali 11 hanno evidenziato irregolarità
di natura penale e amministrativa:
– ad Imola è stata sequestrata 1 attività di parrucchiere poiché condotta in assenza della prevista “S.C.I.A.” (segnalazione certificata di inizio attività) ed avviata mediante il possesso di titoli abilitativi contraffatti. La stessa presentava carenze igienico-sanitarie e impiegava personale privo dei previsti requisiti professionali. A conclusione degli accertamenti è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare, per aver esercitato l’attività di parrucchiere facendo uso di attestati di qualifica professionale di “acconciatore uomo-donna” risultati contraffatti;
– in Valsamoggia sono state denunciate alla competente Autorità 2 persone, rispettivamente titolare e dipendente di un salone di parrucchiera, per aver utilizzato attestati di qualifica professionale contraffatti. Nel contesto è stato eseguito il sequestro penale dei locali;
– a Bologna, sono state sospese le attività di 9 esercizi di acconciatore ed estetica, in quanto privi dei previsti requisiti igienico-sanitari e mantenuti in assenza della prevista “S.C.I.A.”. Il titolare di un centro di estetica è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento della prostituzione (Legge 20.2.1958 n. 75).
Nella provincia di Rimini sono stati controllati 11 esercizi, in 2 dei quali sono emerse irregolarità di natura amministrativa, per aver svolto l’attività in assenza della prevista SCIA e per aver impiegato personale non qualificato.
Nelle provincia di Ferrara sono state controllate 8 attività, una delle quali è stata sospesa per aver svolto attività di estetica, tatuaggi e piercing, in assenza della prevista SCIA.
Nelle provincia di Ravenna e Forlì Cesena, sono state controllate 12 attività, una delle quali è risultata aver svolto attività in assenza della prevista SCIA e impiegato personale privo dei previsti requisiti professionali.
A conclusione delle verifiche ispettive sono state disposte chiusure/divieto di prosecuzione delle attività di 11 esercizi, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.
(immagine di repertorio)