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Scuole d’infanzia aperte a luglio a Bologna, oltre 1.700 bambini hanno “giocato a crescere”

Scuola_infanziaTre settimane di esperienze educative, giochi ed escursioni sul territorio per sviluppare competenze e stimolare la creatività. Questo e molto altro sono state le scuole d’infanzia aperte a luglio, per la prima volta quest’anno in via sperimentale, frequentate da più di 1.700 bambini.

Il servizio, proposto alle famiglie all’interno del progetto “Zero tre sei.. estate” gestito dall’Istituzione Educazione e Scuola (IES), è stato articolato in 12 sedi, per un totale di 795 posti disponibili. La frequenza per la prima settimana è stata di 600 iscritti, nella seconda di 606 e nella terza di 505.

L’esperienza estiva si proponeva di completare quella vissuta durante i 10 mesi precedenti nelle scuole dell’infanzia. Dunque non una esperienza intesa in modo separato, ma conseguente e integrata con quella vissuta nei mesi precedenti.
Le scuole aperte d’estate sono state un laboratorio in cui i bambini hanno vissuto esperienze significative in maggiore autonomia e libertà, dentro alcune piste progettuali e tematiche, senza fare riferimento alla sezione di appartenenza e agli adulti della propria sezione.

Le scuole aperte sono state anche opportunità di incontro e scambio fra insegnanti che operano in diverse scuole d’infanzia, con bambini che frequentano diverse scuole d’infanzia. Particolare attenzione è stata data all’incontro, all’accoglienza e agli strumenti necessari di comunicazione con le famiglie.

Il progetto pedagogico, elaborato da pedagogisti, responsabili, operatori di sistema di IES, metteva in primo piano la valorizzazione del gioco dei bambini sulla costruzione, esplorazione, manipolazione e sul movimento. Il gruppo di lavoro, di ogni scuola, ha declinato il progetto pedagogico in esperienze educative significative, modulandole in relazione alle esigenze dei singoli bambini e alla composizione dei gruppi.

Ogni scuola ha stabilito un proprio tema conduttore su cui costruire tutte le esperienze quotidiane. Alcuni dei temi riprendevano gli elementi naturali (terra, acqua, aria), altri erano costruiti a partire da alcuni testi della letteratura per l’infanzia come (es. “Il giardino segreto” di Burnett), altri ancora riprendevano il tema del mare.

Dai giochi con l’acqua alle attività espressive (come la pittura su cavalletti di legno, l’utilizzo di gessetti colorati); dai giochi manipolativi (travasi con materiale naturale, giochi con la sabbia, laboratori con la creta, costruzioni con legni e materiali di riciclo) ai laboratori di teatro, canto e musica.

Queste sono state le esperienze educative vissute da bambine e bambini nel mese di luglio. Altre proposte, attività sportive come bocce o lo yoga alle Follereau, hanno puntato sullo sviluppo motorio e sono servite anche ad affinare la coordinazione. E ancora, all’Ada Negri i bambini hanno sperimentato un’attività che ha coniugato aspetti espressivi, grafici e pittorici – i bambini hanno colorato, all’aria aperta, un grosso cartellone utilizzando tutto il corpo (mani, gambe, piedi e braccia) – e successivamente una dimensione manuale e creativa in cui ciascuno ha costruito una farfalla utilizzando un pezzo di legno e un ritaglio del cartellone che in precedenza era stato dipinto da tutto il gruppo.
Non sono mancate le uscite giornaliere sul territorio. Ad esempio, i bambini delle Anna Frank hanno esplorato gli orti “Felsina”.
Irrinunciabili anche le proposte di lettura e narrazione animata attraverso le quali i bambini hanno potuto entrare in contatto con libri e picturebook, in collaborazione con l’Associazione “Le ali della fantasia”, nell’ambito della convenzione per la gestione dei SET La Soffitta dei Libri e aRtelier.

“L’esperienza delle scuole d’infanzia aperte a luglio è da considerasi certamente positiva. Le attività scaturite dal progetto pedagogico sono state di grande impatto sui bambini, che hanno potuto vivere esperienze educative uniche e in un contesto differente da quello che vivono da settembre a giugno – commenta la vicesindaco Marilena Pillati – Si è trattato dunque non solo di una opportunità concreta per tutte quelle famiglie che rimangono in città a luglio, ma di un servizio di alta qualità educativa, perché svolto dalle insegnanti comunali. A settembre insieme agli operatori della scuola e ai coordinatori pedagogici faremo una riflessione sui risultati di questa prima esperienza. In questo ci aiuteranno anche le famiglie che nei giorni scorsi hanno compilato i questionari sul gradimento del servizio preparati dalla IES”.

















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