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Ex Terim: sotto controllo lo stato delle coperture

“La valutazione complessiva sullo stato di conservazione delle coperture dello stabilimento dell’ex Terim, sollecitata ai liquidatori dell’azienda dall’Amministrazione comunale in seguito alla segnalazione dei cittadini di Baggiovara, ha rilevato che l’amianto risulta assente nelle coperture più recenti mentre è presente in quelle più vecchie. Le condizioni di queste ultime, sulla base della scala di criticità definita dalle Linee guida regionali, non richiedono interventi di bonifica immediati ma un’attenzione costante nel tempo con controlli e manutenzioni.
La valutazione complessiva è stata poi trasmessa all’Ausl che esprimerà un proprio giudizio di merito con le prescrizioni per garantire le condizioni di sicurezza”. Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 14 luglio, all’interrogazione sulle condizione delle coperture in cemento-amianto della ex Terim proposta da Simona Arletti (Pd). “Abbiamo chiesto all’Ausl tempi celeri – ha poi sottolineato l’assessore Guerzoni – e già contattato il liquidatore giudiziale per invitarlo sia alla presa in carico del problema che a un intervento in tempi brevi, in linea con le prescrizioni dell’Azienda Usl”.

Nell’interrogazione la consigliera Arletti chiedeva se fossero state effettuate visite ispettive per verificare lo stato delle coperture in fibrocemento e come “intenda agire l’Amministrazione nei confronti della proprietà per esigere il ripristino delle condizioni di sicurezza”.

L’assessore Guerzoni ha ricordato che l’Amministrazione comunale di Modena si è fatta carico delle preoccupazioni dei cittadini di Baggiovara fin dal momento della segnalazione avvenuta lo scorso novembre richiedendo immediatamente all’azienda la documentazione di conformità delle coperture. Rimasta senza risposta questa prima richiesta, è stato richiesto l’intervento dell’Ausl che ha rilasciato un parere di competenza sulla base del quale è stata effettuata una nuova notifica all’azienda. Dopo aver ottenuto una prima valutazione parziale ne è stata richiesta una complessiva su tutte le coperture. Da questa seconda valutazione, corredata di analisi di laboratorio sui campioni di materiali presenti, è risultato che le coperture dello stabilimento risultano suddivise in cinque zone, realizzate in tempi diversi: l’amianto è presente nelle tre più vecchie e risulta assente nelle due più recenti, realizzate dopo il 1994 anno in cui è stato vietato l’utilizzo dell’amianto. Alle coperture più vecchie, contenenti amianto, sono poi stati attribuiti, secondo le Linee guida della Regione Emilia Romagna, i punteggi in una scala di criticità crescente suddivisa in tre fasce di giudizio. Tutti i punteggi assegnati rientrano nella prima fascia che non impone, appunto, la bonifica immediata ma specifiche procedure di controllo e manutenzione e una nuova valutazione dopo tre anni.

L’assessore ha ricordato infine che l’1 luglio, nella sede del Quartiere 4, si è svolto un incontro con i cittadini ai quali sono stati spiegati i passaggi del procedimento e i contenuti della valutazione complessiva ed è stata consegnata copia di tutta la documentazione.

Dichiarandosi soddisfatta “perché l’Amministrazione sta seguendo il caso con la giusta attenzione”, la consigliera Arletti ha spiegato di essersi fatta carico della preoccupazione dei cittadini “perché la situazione di liquidazione dell’azienda complica l’azione degli uffici”.

















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