Il bilancio 2016 della Provincia di Modena è stato presentato lunedì 11 luglio al Consiglio provinciale e all’Assemblea dei sindaci in vista dell’approvazione in programma il 29 luglio.
La manovra finanziaria prevede entrate e spese correnti per complessivi 85,7 milioni in lieve calo rispetto agli 86 milioni del 2015 (erano 190 milioni nel quinquennio 2001-2005); le risorse sono ancora una volta concentrate su viabilità e scuola, le due competenze strategiche rimaste all’ente dopo la riforma Delrio e la legge di riordino regionale, con un ulteriore calo della spesa per il personale che scende da 18 a 13 milioni per effetto del passaggio alle Regione di interi settori dell’ente come l’agricoltura e l’ambiente.
Un «bilancio di pura sopravvivenza», lo ha definito Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, sottolineando che «le risorse per gli investimenti provengono praticamente tutte la altri enti e sono vincolate ai singoli progetti da realizzare, come le opere per la ricostruzione, gli interventi sulle strade e sugli edifici scolastici. Le risorse dell’ente disponibili per gli investimenti sono poco superiori al milione di euro a causa delle risorse, provenienti dalla imposte versate dai modenesi, che dobbiamo trasferire allo Stato. Non possiamo inoltre programmare su base pluriennale come sarebbe indispensabile fare, in attesa del referendum costituzionale di ottobre dove i cittadini saranno chiamati a decidere, tra l’altro, sul futuro delle Province. Si tratta in sostanza di un bilancio di emergenza che inoltre mette a carico degli amministratori locali responsabilità pesanti. Prosegue però – ricorda Muzzarelli – il nostro impegno con le risorse disponibili per migliorare strade e scuole, assegnare nuovi spazi ai nuovi iscritti per il prossimo anno scolastico, sostenere la ricostruzione con le opere in programma tra cui spicca il nuovo istituto Galilei in cui lavori partiranno a breve». Anche la vicepresidente della Provincia Maria Costi conferma che “siamo di fronte a un bilancio irto di difficoltà che ci permette di provvedere a scuole e strade ma al limite della sopravvivenza perché non ci sono le risorse sufficienti per fare quanto sarebbe necessario”.
Sul fronte delle entrate tributarie, soprattutto Ipt e imposta sulla Rcauto, nel bilancio 2016 non si aumentano le tariffe, invariate rispetto al 2016; le entrate da trasferimenti, soprattutto dalla Regione per la gestione delle sue funzioni, arrivano a 20 milioni e le entrate extratributarie si attestano a 3,6 milioni.
Le spese correnti, a parte il personale, scendono a 16,8 milioni (erano 18 milioni nel 2015). Su un totale delle spese correnti, oltre 37 milioni sono costituite dal rimborso allo Stato previsto con le leggi di Stabilità degli ultimi anni e dal decreto fiscale degli 80 euro, solo in minima parte attenuati da contributi previsti per viabilità ed edilizia nella legge di stabilità 2016.
«I tagli – sottolinea Muzzarelli – che non ci consentono di effettuare la manutenzione ottimale delle strade ci espongono a rischi come amministratori, come ci conferma anche la lettera inviata dal Prefetto in merito alla nuova legge sull’omicidio stradale. Con tanti sforzi – prosegue – abbiamo un equilibrio che non ci consente però di investire sul territorio le risorse versate dai modenesi. Le risorse per investimenti quest’anno, aumentano a quasi 40 milioni di euro concentrati su viabilità, scuole e ricostruzione post sisma, ma solo grazie a risorse provenienti da altri enti o dai bilanci precedenti».
Complessivamente, soprattutto con le risorse proprie provenienti dai bilanci precedenti e da altri enti, la Provincia di Modena presenta un piano di investimenti di quasi 70 milioni di euro.
E per i prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare: il rimborso allo Stato da 37 milioni salirà nel 2017, sempre in base alla legge di Stabilità, a oltre 50 milioni di euro, in pratica tutte le entrate tributarie della Provincia saranno versate allo Stato.
70 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI. RISORSE DA ALTRI ENTI, SISMA, SCUOLA E VIABILITÀ
La nuova sede dell’istituto Galilei di Mirandola, i cui lavori partiranno nei prossimi giorni, la ristrutturazione dell’ex istituto Deledda a Modena in corso e che termineranno entro l’estate, ma anche il nuovo ponte di Bomporto con i lavori già appaltati. Sono alcuni degli interventi previsti nel piano investimenti della Provincia per complessivi quasi 40 milioni di euro che salgono a 70 milioni aggiungendo le opere previste nel 2017.
Sulla viabilità le risorse superano i 50 milioni, oltre 20 milioni sono destinati alla scuola.
Le risorse hanno una destinazione vincolata al singolo progetto in quanto provenienti da altri enti come il fondo per la ricostruzione, oppure dalla Banca europea degli investimenti, dal Governo, dalla Regione o dall’Autobrennero e da società Autostrade per effetto di accordi degli anni scorsi . “In pratica – commenta Muzzarelli – è come se la Provincia lavorasse in conto terzi”.
Per quanto riguarda la viabilità sono già stati appaltati i lavori del ponte di Bomporto sul Panaro finanziato dalla Regione nell’ambito dei lavori post sisma; poi sono previsti i lavori per snellire il traffico nei collegamenti tra la provincia e la città di Modena: la nuova rotatoria sulla statale 12 nella zona del ponte dell’Uccellino, parte di un progetto più complessivo di razionalizzazione dei collegamenti tra Modena e Carpi che prevede anche l’ampliamento della provinciale 413 tra San Pancrazio e il ponte sul Secchia a Modena; previsto anche l’ampliamento della strada provinciale 623 in un tratto tra il casello di Modena sud e Spilamberto per snellire la circolazione tra Modena e Vignola; poi ci sono i lavori per la messa in sicurezza del ponte Motta a Cavezzo, in Appennino, sono iniziati i lavori del ponte La Piana sul torrente Dragone a Palagano.
Nel 2017 sono previsti i lavori della tangenziale di San Cesario (25 milioni messi a disposizione da società Autostrade nell’ambito dei lavori complementari della quarta corsia dell’Autosole); i lavori complementari lungo la nuova tangenziale di Nonantola, i lavori di ampliamento e l’adeguamento lungo la provinciale 468 tra Carpi e Correggio.
Nel programma della Provincia spiccano anche i lavori per il completamento della Pedemontana: per un tratto già finanziato (otto milioni e mezzo di euro) sarà eseguito un nuovo progetto, mentre il tratto conclusivo, tra la provinciale 17 e via Montanara a Castelvetro, deve ancora esser finanziato dalla Regione per un investimento di quasi 12 milioni di euro.
GLI INVESTIMENTI NELLA SCUOLA. PARTONO A MIRANDOLA I LAVORI DEL NUOVO GALILEI
Per quanto riguarda gli interventi sull’edilizia scolastica, per complessivi oltre 20 milioni di euro, spiccano i lavori per la ricostruzione dopo il sisma.
Parte entro la fine di luglio, infatti, il cantiere della nuova sede dell’istituto Galilei di Mirandola con un investimento di quasi 11 milioni di euro.
Previsti anche, entro il 2016, i lavori di ripristino del Venturi a Modena nella sede di via dei Servi tuttora inagibile; sono in corso, invece, i lavori di ampliamento del Fermi sull’area della palazzina ex Bidinelli demolita a causa del sisma.
In corso anche i lavori di ristrutturazione dell’ex Deledda di via Ganaceto a Modena per consegnare nuovi spazi al Venturi; nel programma della Provincia figurano gli interventi di ristrutturazione al Barozzi, al polo Guarini Willigelmo, sempre di Modena, al Baggi, Formiggini e al Morante di Sassuolo tuttora in corso, al polo Calvi-Morandi di Finale Emilia, al liceo Fanti e i lavori per l’ampliamento del Meucci a Carpi (oltre quattro milioni di euro con lavori già partiti); previsti anche lavori a Pavullo all’istituto Marconi e al polo Cavazzi-Sorbelli per l’adeguamento sismico e l’ampliamento della palestra.
Sono in corso di progettazione invece gli interventi per la ristrutturazione della sede di via Belle arti del Venturi di Modena (600 mila euro), la ristrutturazione di una palazzina al Corni di Modena (220 mila euro), l’ampliamento dello Spallanzani di Castelfranco Emilia (un milione e 100 mila euro), l’ampliamento del polo Fanti Da Vinci di Carpi (oltre due milioni) e la ristrutturazione del Formiggini (450 mila euro).
(immagine d’archivio)