Era disoccupato ma conduceva una vita da nababbo vivendo in un albergo. La circostanza ha insospettito i carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che sapendolo dover venire in caserma per apporre la firma quotidiana (dallo scorso mese di aprile era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma per reati correlati alo spaccio di stupefacenti) l’hanno atteso e controllato lungo il tragitto che lo conduceva in caserma. L’esito dei controlli ha dato le conferme ai sospetti: sotto il sedile dell’auto i Carabinieri hanno rivenuto 35 grammi di cocaina, nel portafoglio 2.175 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio trattandosi di soggetto disoccupato, tutto sequestrato unitamente a 3 costosi smartphone ritenuti essere utilizzati per i contatti con i clienti. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza hanno arrestato il 26enne cittadino marocchino Y.M. ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della procura reggiana. Avendo notato l’alto tenore di vita del 26enne che da qualche settimana viveva stabilmente in un albergo, congiunto al fatto che lo stesso era stato notaio frequentare persone legate al mondo degli stupefacenti, induceva i militari l’altro pomeriggio ad approfondire i controlli sul 26enne fermato lungo il tragitto che lo conduceva in caserma dove doveva apporre la firma giornaliera. Durante i controlli veniva rinvenuta, all’interno del portafogli la somma di 175 euro mentre sotto il sedile dell’auto che conduceva saltavano fuori 35 grammi di cocaina. Nella camera d’albergo, dove poi i militari si sono recati, venivano rinvenuti ulteriore 2.000 euro e 3 costosi smartphone. Alla luce di quanto emerso il 26enne veniva tratti in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Questa mattina dopo la convalida dell’arresto l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del processo.