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L’Unione del Sorbara si allarga a sei Comuni, con Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro

vigneto“Il processo che porta i Comuni di Castelfranco e quello di San Cesario, ad aderire alla forma unionale del Sorbara, già presente sul nostro Distretto da oltre dieci anni, è in linea con diverse norme nazionali e regionali.

L’allargamento dell’Unione è stato votato dai sei consigli comunali e dal consiglio unionale, in quest’ultimo all’unanimità. In tutti i comuni (Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario) è stato raggiunto questo risultato anche attraverso una convergenza di intenti tra maggioranze e parte delle minoranze che hanno permesso di votare, in prima battuta, con i 2/3 dei votanti dei consigli comunali, come prevedono le modifiche statutarie. Lo Statuto proposto è infatti stato condiviso con tutte le espressioni di maggioranza e minoranza di ogni Comune. Non è stata utilizzata la maggioranza del 50+1, maggioranza che il centro sinistra avrebbe comunque avuto nelle successive votazioni per addivenire all’allargamento dell’unione con le successive convocazioni dei consigli.

La scelta è di allargare l Unione è di natura politica e sostenuta da diverse ragioni. La prima è che non è più pensabile, in economia, ma anche nella pubblica amministrazione, poter “dare tutto” attraverso una visione campanilistica e solitaria. La richiesta di opere e servizi, opportunità e processi di empowerment che sempre più cittadini rivolgono ai Comuni, non può essere disattesa o ignorata.

I limiti poi a cui sono assoggettati i Comuni da norme e vincoli nazionali di contenimento della spesa pubblica, negli ultimi anni, ancora di più, richiedono una riflessione più amplia, per fa sì che le scelte e gli indirizzi dati, trovino poi gambe su cui viaggiare. È evidente poi che il giusto dimensionamento dell’Unione permetterà di fare maggiori e adeguate economie di scala permettendo di investire sui servizi a diretto contatto con i cittadini, si pensi ad esempio alla Polizia Municipale e parimenti di semplificare servizi interni, i cosiddetti servizi di staff, quale ad esempio l informatica.

I vantaggi economici poi non possono essere sottaciuti, sia per accedere a finanziamenti di enti sovra ordinati, quali la Regione, sia a bandi europei. È tempo che i Comuni si guardino attorno e non perdano queste opportunità, per garantire sostenibilità anche ai loro bilanci.

Entro la fine dell’anno si lavorerà per dare “gambe” a questo ente di secondo livello, che non comporta costi aggiuntivi di rappresentanza, a cui conferire per prime le funzioni della informatica, della protezione civile, della polizia municipale e dei servizi sociali.  È una sfida sì amministrativa, ma anche di identità complessiva, di un territorio. Non a caso da anni le associazione economiche e sindacali chiedono di addivenire a questa soluzione e a questo obiettivo. Il percorso è avviato, e sarà poi la sfida di conferimento di ogni funzione e servizio la vera qualificazione delle opportunità, nell’intento comune dei sei Sindaci di continuare ad offrire una vasta gamma di opportunità e prestazioni per i nostri cittadini”.

 

(I sei sindaci dei Comuni dell’Unione del Sorbara – Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola Ravarino, San Cesario)

 

 

 
















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