Nel corso del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine di mercoledì 15 giugno è stata discussa ed approvata una delibera che integra nelle materie di competenza della seconda Commissione consiliare dell’ente associato quelle relative alle Pari Opportunità, abrogando al contempo il regolamento della Commissione Pari Opportunità dell’Unione: e chiudendo dunque di fatto l’esperienza di questo organismo nato alla fine degli anni Ottanta a Carpi e poi estesosi negli ultimi anni all’intero territorio delle Terre d’Argine.
Dopo la lettura da parte dell’ultima Presidente della Commissione Simona Santini di una relazione che ha fatto il bilancio delle attività della stessa negli ultimi anni, anche con accenti critici, l’assessore alle Pari Opportunità Paola Guerzoni ha ricordato come d’ora in poi saranno il Direttivo d’Area delle Pari Opportunità e la 2′ Commissione consiliare a definire Tavoli tematici sulle Pari Opportunità per continuare il percorso avviato in questi decenni dalla Commissione. In aula, dove spiccava al tavolo della Giunta un grande telo rosso per ricordare i troppi femminicidi avvenuti negli ultimi tempi in Italia, Guerzoni poi ha ricordato come la relazione di Santini fosse “veritiera” e sottolineato la scarsa partecipazione alle iniziative della Commissione. “Dobbiamo diffondere la cultura di eguaglianza di opportunità tra uomo e donna, soprattutto tra le giovani generazioni dove mi sembra che si stia invece regredendo sotto questo aspetto – ha detto – Con questo nuovo percorso faremo una cosa in più e non una in meno, cambiamo strumenti mantenendo le stesse finalità e obiettivi”. Nel corso del dibattito la consigliera del Movimento 5 Stelle Monica Medici ha spiegato che a suo parere portare i temi delle Pari Opportunità all’interno della Commissione consiliare rischiava di metterli in secondo piano e come la violenza di genere fosse violenza e basta. “Magari si potrebbe pensare di riproporre nei comuni singole Commissioni Pari Opportunità”.
A queste affermazioni ha replicato l’assessore al Sociale dell’Unione Alberto Bellelli, che ha invece ribadito come la violenza di genere esista, da parte degli uomini sulle donne, per uno sbagliato senso di possesso. “Non scherziamo su questi temi, la Commissione ha messo in campo un’azione culturale in questi anni, debole forse ma che è stata fatta”. Il capogruppo Pd Marco Bagnoli ha spiegato dal canto suo come la seconda Commissione “sia il luogo più naturale per queste tematiche” e che con questo percorso “si potrà spiccare il volo verso nuove direzioni. Importante poi sarebbe creare percorsi per l’educazione sentimentale e di corretta relazione tra i sessi dedicati ai ragazzi”.
La Presidente dell’Unione Luisa Turci ha infine ricordato come proprio la scelta di creare una Commissione dell’Unione abbia consentito ad esempio a Novi di Modena di lavorare assieme ad altri soggetti “facendo buone cose. Ringrazio tutte le partecipanti alla Commissione per il lavoro svolto”.
La delibera è stata approvata da tutti i gruppi presenti in aula, con l’unico voto di astensione dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
L’assessora alla Pari Opportunità dell’Unione delle Terre d’Argine Paola Guerzoni interviene per commentare la decisione presa nel corso dell’ultima seduta del Consiglio dell’ente associato, mercoledì 15 giugno, di integrare le politiche relative alle Pari Opportunità tra uomo e donna tra le materie delegate alla seconda Commissione consiliare: non rinnovando in pratica la Commissione Pari Opportunità dell’ente scaduta a fine gennaio 2016. “La Commissione consiliare dell’Unione e il Direttivo d’Area possono definire di volta in volta – spiega Guerzoni – tavoli tematici periodici su iniziative specifiche inerenti la promozione delle Pari Opportunità. In questo modo potranno essere coinvolti non solo i Consiglieri dell’ente ma anche coloro che finora hanno fatto parte della Commissione Pari Opportunità o chi abbia contributi da dare sulle politiche di genere. Grazie a questa delibera, viene incentivato dunque un lavoro di lettura delle delibere con un’ottica di attenzione alle Pari Opportunità. Una volta l’anno la Commissione porterà poi in Consiglio una relazione sulle tematiche svolte in merito alla parità di genere e verrà aumentata anche l’attività formativa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Le problematiche emerse in questi anni di lavoro e sottolineate anche l’altra sera in Consiglio dalla Presidente della Commissione Simona Santini assieme all’elencazione delle tante iniziative organizzate potranno comunque servirci: ad esempio per fare in modo che questa nuova configurazione delle politiche di genere nelle Terre d’Argine – conclude Guerzoni – possa essere più flessibile e speriamo più efficace per portare avanti iniziative di promozione di una cultura della eguaglianza di opportunità tra uomo e donna, anche rivolte alle giovani generazioni”.
La Commissione è nata nel 1989 a Carpi, città che ha sempre avuto una particolare sensibilità sui temi delle Pari Opportunità. Stefania Gasparini, assessora alle Pari Opportunità della città dei Pio, sottolinea dal canto suo come con la delibera approvata dal Consiglio “questa scelta amministrativa rappresenti l’evoluzione positiva di come le politiche di genere debbano trasformarsi da nicchia di pochi a sensibilità che deve riguardare tutti gli amministratori, uomini e donne, in tutte le materie affrontate dall’ente locale. Infatti ricordiamo che la delega alle Pari Opportunità era ad oggi l’unica a non rientrare nelle competenze di una Commissione consiliare; questo a dimostrazione di come le politiche di genere fossero fino ad oggi considerate solo ‘cose da donne”.