Presentata stamane nel corso di una conferenza stampa in Questura a Modena, l’attività lavorativa dell’Ufficio Immigrazione. Un’attività complessa in relazione all’elevato numero di presenze straniere sul territorio della Provincia di Modena. Gli stranieri in possesso di permesso di soggiorno, infatti, sono ad oggi 68.609, suddivisi per competenza tra la Questura (42.104) e i Commissariati di P.S. di Sassuolo, Mirandola e Carpi (26.000 circa).
Le etnie numericamente più presenti sul territorio sono quella marocchina (14.956), albanese (6.944), cinese (5.517), tunisina (5.011), ghanese (4.996).
I permessi di soggiorno vengono rilasciati per diversi motivi. La parte prevalente è data dal lavoro subordinato 32.770 e dai permessi per famiglia 28.948 (suddivisi tra motivi familiari 26.260 e permessi per minori 2.688).
Altre tipologie di permesso sono quelle per studi (700), motivi religiosi (64), lavoro autonomo (1.564) e per lavoratori altamente specializzati – ingegneri, tecnici qualificati, ecc. – (82), che lavorano presso aziende modenesi quali Ferrari e Maserati.
I permessi di soggiorno consegnati presso gli sportelli della Questura, da giugno dell’anno scorso ad oggi, sono 23.514.
A tal proposito, giova ricordare che ormai da 15 anni, grazie ad un protocollo siglato con il Comune di Modena, è in funzione un sistema, unico nel suo genere in Italia, di prenotazione per il ritiro dei permessi di soggiorno presso la rete degli sportelli del Centro Stranieri del Comune di Modena, dislocati in maniera capillare su tutto il territorio. Detto sistema affianca quello ministeriale in base al quale lo straniero viene avvisato sul cellulare tramite sms.
Questa proficua collaborazione trova riscontro anche nella presenza di due impiegati, messi a disposizione dal Comune, che fungono da trait d’union con il Centro stranieri.
Altro settore fondamentale che ha visto un incremento di attività lavorativa negli ultimi due anni è quello relativo alle presenze dei c.d. “richiedenti asilo”. Ad oggi risultano rilasciati 1.589 permessi tra riconoscimento del diritto di asilo, protezione sussidiaria e motivi umanitari, il 2,3 % rispetto al dato globale delle presenze sul territorio.
Alla data odierna, il numero delle persone in attesa di formalizzare la domanda di asilo (cd. Mod. C3) è di circa 170 su un migliaio di richiedenti entrati negli ultimi mesi, numero destinato ad aumentare. Infatti, gli incrementi di domande di protezione internazionale sono saliti in maniera esponenziale in seguito agli sbarchi degli immigrati sulle coste italiane nell’ambito delle operazioni denominate “Mare Nostrum” e “Triton” (basti pensare che nel 2013 le domande sono state 93, mentre nel 2014 già 385, per raggiungere quota 500 nel 2015 con trend in aumento di circa il 300%).
Nel periodo compreso dal 1° gennaio a oggi la IV Sezione dell’Ufficio Immigrazione ha avviato ben 422 pratiche di protezione internazionale con contestuale rilascio dei relativi permessi di soggiorno, già il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A titolo informativo, dette richieste vengono acquisite dopo che gli stranieri sono sbarcati sulle coste italiane e transitati attraverso l’Hub di Bologna. Successivamente vengono trasferiti sul territorio della Provincia e gestiti tramite le Cooperative incaricate dalla Prefettura.
Una volta formalizzata la domanda in Questura, gli stranieri devono essere sentiti dalla Commissione per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bologna, le cui decisioni, sia positive sia negative, vengono poi notificate dalla Questura.
Fra le etnie già presenti, riconosciute titolari di forme di protezione sussidiaria, abbiamo cittadini provenienti dall’Afghanistan (32), Nigeria (32) Costa d’Avorio (20), Ghana (19). A seguito degli sbarchi sulle coste italiane dei migranti salvati con le operazioni Mare Nostrum e Triton si registra attualmente un aumento di nigeriani (102) e dei c.d. “migranti via terra”, ovvero di pakistani (50).
Tutte le attività sopra descritte sono seguite dall’Ufficio Immigrazione, costituto da 38 persone, fra Polizia di Stato e Amministrazione Civile dell’Interno, articolato in 4 sezioni: Affari generali e organizzazione interna; Permessi e carte di soggiorno; Rifugiati politici, cittadinanze e rapporti con altri uffici pubblici; Esecuzione provvedimenti amministrativi.
Proprio quest’ultima sezione è addetta alle espulsioni sia amministrative sia giudiziali concentrando, in particolare, la propria attività sugli accompagnamenti alla frontiera degli stranieri transitati dal carcere.
Lo sportello al pubblico è aperto 6 giorni su 6 e il martedì e il giovedì anche in orario pomeridiano su appuntamento. Inoltre, è attivo un servizio di call center per le informazioni relative alle pratiche di richiesta/rinnovo del permesso di soggiorno e allo stato del loro avanzamento.