Sono stati il pilota della Scuderia Ferrari, Sebastian Vettel, il Team Principal Maurizio Arrivabene e Luca Fuso, Chief Brand Officer di Ferrari, gli ospiti d’onore per l’inaugurazione della nuova mostra del Museo Ferrari di Maranello intitolata “Ferraristi per Sempre”. Sebastian ha tagliato il nastro davanti alla 125 S, la prima Ferrari da competizione mai costruita, e ha poi visitato l’esposizione che rende omaggio a tutti i piloti che hanno contribuito alla leggenda del marchio del Cavallino Rampante.
Il tedesco, che ha posato con la sua vettura 2015, la SF15-T, e ha autografato il pannello a lui dedicato, ha passato in rassegna le cinque sale su cui è disposta l’esibizione, a cominciare da quella dedicata ai campioni del mondo della Scuderia Ferrari. Qui si trovano esposte due vetture di Michael Schumacher, una 500 di Alberto Ascari, la 312 T4 del 1979 e la F2007 con cui divenne iridato il suo attuale compagno di squadra Kimi Raikkonen.
“Correre per la Ferrari è stato il mio sogno fin da quando ero bambino – ha detto Sebastian – e sto vivendo un’avventura stupenda a Maranello. Quando si è piloti della Ferrari c’è sempre enorme pressione, ma la mia passione per questo marchio supera di gran lunga la pressione, quindi sono felicissimo di gareggiare per questo team”. Parlando di attualità il pilota tedesco ha affermato di credere ancora nella vittoria del titolo mentre a proposito dell’Europeo di calcio ha detto: “Speravo di vedere Italia-Germania in finale, ma per colpa del tabellone non sarà possibile. Tiferò per la squadra che delle due arriverà più in alto”.
Salito al primo piano, Vettel ha anche osservato i totem interattivi pensati per offrire ai visitatori una percezione ancora più completa delle sfide che ogni pilota automobilistico deve fronteggiare ogni volta che scende in pista. La mostra resterà aperta per un anno, con periodici avvicendamenti nelle vetture esposte.
Insieme a Vettel, Maurizio Arrivabene ha posato per una foto accanto alla 126 CK di Gilles Villeneuve, vettura a cui è legato uno dei suoi primi ricordi di Formula 1: “Ero con la famiglia alla comunione di mia cugina, e mio padre mi portò in una sala del ristorante in cui c’era una tv: guardammo insieme il GP di Monaco che Gilles vinse da dominatore. La passione per la Ferrari nasce da bambini e per lavorare in Ferrari questo sentimento deve continuare a crescere sempre”.
In concomitanza è stata anche presentata l’altra nuova mostra che si trova al piano terra: “Esclusività e Tecnologia, le Serie Speciali Limitate”, dedicata ai modelli costruiti in pochissimi esemplari e che hanno segnato la storia del settore automobilistico per le innovazioni e la tecnologia che hanno introdotto. In mostra dalla 288 GTO del 1984 a vetture simbolo come F40 ed Enzo, fino alle ultime serie limitate costruite, come LaFerrari, F12tdf ed FXX K, fresca della vittoria nel premio Compasso d’Oro.