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No Tav, anche un reggiano indagato per i disordini di Chiomonte (TO) del giugno 2015

no-tavIl 28 giugno 2015, nel comune di Chiomonte (TO), per iniziativa del “Coordinamento Comitati No Tav”, ebbe luogo un’importante manifestazione denominata “Al cantiere tutti/e insieme contro TAV e grandi opere”, indetta in occasione della ricorrenza dei fatti accaduti il 27 giugno ed il 3 luglio 2011 nella stessa località. Alla manifestazione parteciparono circa 1500 manifestanti, tra cui 500 aderenti all’area antagonista, un centinaio dei quali provenienti da varie città italiane (Alessandria, Bologna, Roma Reggio Emilia e Modena).

Durante l’iniziativa di protesta si verificarono delle violente azioni commesse da un gruppo composto da un centinaio di facinorosi, la maggior parte dei quali travisati in volto ed indossanti abbigliamento di colore scuro, che aggredirono, a più riprese, le forze dell’Ordine poste a protezione del cantiere TAV.

Nella circostanza, i facinorosi, compatti e completamente travisati, con azioni ben programmate, lanciarono svariati oggetti contundenti, artifizi pirotecnici ed esplodenti contro le Forze dell’Ordine provocando il ferimento di alcuni agenti.

L’attività di indagine curata dalla DIGOS di Torino e corroborata attivamente dalla Digos della Questura di Reggio Emilia hanno permesso di identificare alcuni degli autori di tali fatti criminosi e di deferirli alla competente A.G. per i reati di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, esplosione di ordigni con la finalità di turbare l’ordine pubblico (art.6 Legge 895/67 e art.10 Legge 497/74).

Al termine delle indagini l’Ufficio GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo di regione piemontese, ha emesso 18 Ordinanze di applicazione di misura cautelare non carceraria a carico di numerosi esponenti del movimento anarchico e antagonista, nonché di alcuni soggetti appartenenti al movimento NO TAV. Nello specifico la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 9 soggetti ritenuti responsabili delle condotte più gravi, nonché la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. nei confronti di altri 9 attivisti tra i quali G.G. di anni 24 residente in provincia di Reggio Emilia.

Ieri mattina personale della Questura di Reggio Emilia-DIGOS, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha eseguito in una località di questa provincia, la perquisizione locale dell’abitazione in cui risiede G.G., attivista “No Tav”. Il predetto è risultato in quel momento fuori casa ed irreperibile.

La perquisizione, eseguita ugualmente alla presenza dei familiari, si è conclusa con esito positivo poiché nel corso dell’attività di P.G. è stato rinvenuto e sequestrato materiale pertinente ai reati per cui si procede.

L’indagato si è poi spontaneamente presentato in Questura dove gli è stata notificata e consegnata copia dell’Ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. quotidiana.

Il predetto risulta indagato per concorso aggravato in resistenza a P.U., lesioni personali aggravate, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e reati in materia di armi e materiali esplodenti. L’indagato, celibe, commesso, non risulta mai essersi evidenziato in questa provincia in manifestazioni politiche di piazza.

 

















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