Anche nell’anno scolastico 2015-2016 a Reggio Emilia educazione e mobilità sostenibile sono andate a braccetto. Ci sono stati i 4.400 alunni tra i 6 e gli 11 anni, e le loro famiglie, che hanno partecipato a Traffic Snake Game, progetto dell’Unione europea che in Italia è stato tradotto in ‘Annibale, il serpente sostenibile’; i circa mille dell’iniziativa didattica e motoria ‘Siamo nati per camminare’; i 600 di tutte le età della lunga carovana ciclista ‘Bimbimbici 2016’ promossa da Tuttinbici Fiab e Comune; le centinaia di bambini e adulti accompagnatori volontari che hanno seguito i percorsi di BiciBus e PediBus o hanno organizzato spontaneamente percorsi casa-scuola in bicicletta o a piedi; e gli altri che hanno scelto il progetto ‘Strade scolastiche’, con lo stop al traffico all’entrata e uscita da scuola.
Migliaia tra scolari, studenti, genitori, insegnanti, che hanno dato un segnale chiaro e forte: migliorare i luoghi in cui vivono, adottare comportamenti sostenibili e salutari come buone pratiche che vanno oltre i singoli progetti educativi e divulgativi per diventare stili di vita quotidiani, ottenere maggiore sicurezza.
La mobilità sostenibile ha fatto breccia e messo radici anche nella scuola, al punto che il 53% di scolari e studenti raggiunge i banchi in bicicletta, a piedi o in car pooling, capovolgendo un rapporto che, fino ad alcuni anni fa, era sfavorevole alla modalità di trasporto sostenibile.
Su un totale di circa 13.000 alunni delle scuole dell’obbligo, ogni anno circa 11.000 studenti (85%) sono coinvolti in progetti di educazione alla mobilità ed educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. La maggior parte delle scuole dell’obbligo ha inoltre un mobility manager scolastico, ovvero un responsabile della mobilità che opera come un punto di contatto tra Comune, scuola e genitori. Anche questi elementi contribuiscono all’affermazione di modalità di spostamento sostenibili nell’ambito scolastico e familiare.
ANNIBALE, IL SERPENTE SOSTENIBILE — Traffic Snake Game, ovvero ‘Annibale, il serpente sostenibile’, è un gioco proposto dall’Unione europea alle scuole primarie, che ha avuto molto successo anche a Reggio Emilia: circa 4.400 alunni dai 6 agli 11 anni (e le loro famiglie) si sono impegnati per due/tre settimane ad andare a scuola senza utilizzare l’auto privata. Durante il gioco, svolto a scelta in autunno o in primavera, sono stati raggiunti picchi del 90 per cento di spostamenti sostenibili e in alcune scuole sono stati riattivati i punti di raccolta utilizzati durante i tornei ‘Cammina e Pedala’ degli scorsi anni scolastici.
Incoraggianti i risultati raggiunti anche nelle settimane successive la fine del gioco: tutte le 23 scuole partecipanti sono riuscite a mantenere le percentuali di spostamento sostenibile registrate all’inizio dell’attività e in molti casi sono stati ottenuti gli obiettivi di miglioramento prefissati.
SIAMO NATI PER CAMMINARE — Nelle classi quinte delle scuole che non hanno partecipato al ‘Traffic Snake Game’, è stata proposta l’attività legata alla campagna regionale ‘Siamo nati per camminare’, rivolta ai bambini e genitori delle scuole primarie di tutte le città dell’Emilia-Romagna per promuovere la mobilità pedonale e sostenibile, soprattutto sui percorsi casa-scuola. Il tema della campagna di quest’anno era ‘Facciamo comunità camminando’; ai bambini è stato chiesto di disegnare il loro muoversi a piedi per la città o di scrivere pensieri sul tema.
Il migliaio di cartoline raccolte a Reggio Emilia sono state consegnate al sindaco Luca Vecchi, che le ha visionate personalmente; in seguito le cartoline sono state esposte al Bosco urbano di San Prospero Strinati, in occasione di ‘Bimbimbici’. Una selezione è ora in mostra allo Spazio culturale dell’Orologio dove rimarrà per tutta l’estate. Per il prossimo anno scolastico, sono in progettazione attività e laboratori legati al tema.
BIMBIMBICI — Tenutasi domenica 8 maggio, la consueta biciclettata di primavera Bimbimbici, dedicata ai bambini delle scuole primarie e alle loro famiglie, quest’anno ha visto partecipare più di 600 ciclisti di tutte le età che da piazza Fontanesi hanno pedalato fino al Bosco urbano di San Prospero Strinati. Nell’occasione sono stati raccolti e donati 255 euro all’associazione Remare, per le malattie reumatiche in età infantile.
L’edizione di quest’anno si è arricchita della presenza delle famiglie delle scuole dell’infanzia, coinvolte in un dialogo sui temi della mobilità.
BICIBUS e PEDIBUS — Tra le proposte, anche il BiciBus e il PediBus quali possibili alternative (all’auto) nell’accompagnamento dei bambini a scuola con l’automobile. Anche quest’anno diverse scuole o famiglie in autonomia hanno organizzato gruppi di scolari che, a piedi o in bicicletta, hanno raggiunto la scuola in compagnia.
Durante l’anno scolastico 2015-2016, oltre alle migliaia di bambini che si sono mossi in modo sostenibile autonomamente o nell’ambito del Traffic Snake Game, sono stati attivati ufficialmente sette percorsi PediBus e sei percorsi BiciBus. Diversi anche i percorsi organizzati in autonomia dalle famiglie.
STRADE SCOLASTICHE — Una ‘Strada Scolastica’ è una via o un’area in prossimità dell’ingresso di una scuola che viene chiusa temporaneamente nei momenti di ingresso/uscita per permettere agli studenti di muoversi in sicurezza e per evitare gli ingorghi davanti alle scuole. Attualmente a Reggio Emilia sono attive due Strade Scolastiche, una in via Tosti presso la scuola primaria Bergonzi (la strada è chiusa sia all’entrata scolastica che all’uscita da parte della Polizia municipale) e una in via Campo Samarotto in prossimità della scuola primaria Carducci (attivata al momento dell’ingresso della scuola da genitori volontari).
Durante l’anno scolastico sono state chiuse temporaneamente e in via sperimentale altre vie in prossimità di diverse scuole, sia dell’obbligo sia dell’infanzia, come per esempio presso il polo scolastico di via Gattalupa che coinvolge le scuole dell’infanzia e nido Allende, primaria Cà Bianca, secondaria 1° grado Einstein e la piscina De Sanctis. È in prospettiva l’attivazione di ulteriori Strade Scolastiche nel corso del prossimo anno.
ALTRI PROGETTI — Con il doppio intento, da una parte, di dare visibilità ed evidenza della presenza sul territorio delle scuole, e dall’altra, di aumentare la sicurezza nei dintorni delle stesse, da alcuni anni è stato attivato un importante dialogo e confronto proprio su questi temi con scolari, studenti, insegnanti e famiglie. Esempio di questo confronto è l’Imprestabici presso la scuola dell’infanzia ‘8 Marzo’: nato da un’idea dei bambini, vuole essere un punto di interscambio tra auto e bicicletta dando la possibilità a bambini e famiglie della scuola di prendere in prestito biciclette per andare al lavoro o semplicemente girare in città.
Si segnalano inoltre le attività presso la scuola dell’infanzia Michelangelo e il percorso attivato da bambini e famiglie del nido Peter Pan, che ha portato a colorare il vialetto d’accesso al nido e limitando il transito delle auto private.
Infine, l’esperienza della scuola dell’infanzia Robinson che il 9 giugno ha inaugurato il tatuaggio urbano ‘Il grande viaggio del ramo’, nato dal desiderio di bambini e adulti di restituire il diritto di abitare e percorrere in sicurezza e tranquillità la strada in cui la scuola si trova.