Arrivano principalmente dall’Africa – Zambia, Senegal, Nigeria – e scappano da dittature, diritti negati, diverse forme di povertà. Sono 12, tutti in attesa del permesso di soggiorno, i ragazzi che da giugno dello scorso anni sono stati accolti come soci dalla Polisportiva S. Faustino: qui, tutte le mattine dal lunedì al venerdì, effettuano gratuitamente piccoli lavori di manutenzione, dalla cura del verde alla pulizia del cortile e delle vetrate, fino alla riparazione di tavoli e sedie.
La moneta di scambio? Altrettante ore di calcio, tennis, bocce, biliardo e tutte le altre attività ricreative proposte dai vari gruppi della Polisportiva. I ragazzi sono gestiti dalla Cooperativa Caleidos che, per conto della Prefettura di Modena, dal marzo del 2014 si occupa dei beneficiari del programma nazionale Mare Nostrum provvedendo sia alla prima accoglienza che all’inserimento sociale.
Attualmente sono sei i rifugiati all’opera in Polisportiva, divisi in due gruppi da tre, che lavorano a giorni alterni. E’ un modo concreto con cui la Polisportiva contribuisce all’integrazione dei migranti a Modena e cerca di agevolarne i percorsi di autonomia e inserimento sociale. “Con questo progetto vogliamo creare un percorso attivo di cittadinanza inclusiva – spiega Pier Nicola Tartaglione, presidente della Polisportiva S. Faustino – Concretamente significa che questi ragazzi vogliono sentirsi parte attiva e vitale della città in cui vivono. La città di Modena rappresenta per loro un territorio dove è possibile confrontarsi con le persone che la abitano e interagire con loro, stringendo un “patto” di affiliazione”.