Le inequivocabili inserzioni su siti di annunci online, rilevate dai Carabinieri di Castellarano durante la fase embrionale delle indagini, facevano affluire nel “mascherato” centro massaggi di Castellarano clienti da diverse realtà provinciali dell’Emilia Romagna e della Lombardia. I Carabinieri della Stazione di Castellarano, appostati da diversi giorni all’esterno del centro, fermavano i vari clienti che, dopo i “servizi” ottenuti nel centro massaggi, identificati e sentiti a verbale, confermavano i sospetti. All’intero del centro massaggi sotto l’attenta gestione della responsabile, una cittadina cinese 30enne residente a Reggio Emilia, venivano consumate prestazioni sessuali ad opera di una connazionale di 33 anni. I carabinieri della locale Stazione nel pomeriggio di ieri, supportati dai colleghi del NAS di Parma, hanno quindi effettuato il blitz all’interno del centro massaggi denunciando la responsabile 30enne per il reato di agevolazione e avviamento della prostituzione. Esercizio abusivo di una professione invece l’accusa mossa alla connazionale 33enne che oltre a prostituirsi praticava anche massaggi terapeutici senza aver conseguito la prevista abilitazione di legge.
Secondo quanto accertato in maniera inconfutabile dai Carabinieri il tariffario per le prestazioni sessuali oscillava tra i 70 ed i 100 euro. Al cliente veniva però rilasciata una ricevuta di 50 euro che rimandava a prestazioni estetiche. Non sono mancate le scene di imbarazzo da parte di alcuni clienti che, inizialmente reticenti nel timore che la circostanza potesse divenire nota alle rispettive mogli, rassicurati sul dovuto riserbo, hanno poi confermato di essere andati nel centro per consumare la prestazione sessuale. Le concordanti testimonianze congiunte alle attività investigative dei carabinieri, hanno quindi ricondotto in maniera inconfutabile l’esercizio dell’attività di prostituzione nel “mascherato” centro massaggi che quindi veniva sequestrato.