Finisce in un documentario la grande piena del Po del novembre 2014. Realizzato dal fotografo Ermes Lasagna con il montaggio di Giuliano Pregnolato, il video è stato prodotto in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana ed è stato presentato in anteprima questa mattina in Provincia agli stessi sindaci, alla stampa e alla Protezione civile, prima di una serie di proiezioni che avverranno nei singoli comuni rivieraschi.
“L’Unione ha sostenuto in maniera convinta questo progetto di documentazione e testimonianza significativo di un evento che ha suscitato apprensione e che ricordiamo ancora tutti molto bene, una pagina entrata a pieno titolo nella storia della Bassa che è del resto strettamente legata da sempre al Po – ha detto il presidente di Provincia e Unione Bassa Reggiana, Giammaria Manghi – Il documentario ci permette inoltre di tributare un doveroso e sentito omaggio alla Protezione civile, che anche in quella occasione ha avuto un ruolo decisivo all’interno del sistema coordinato dalla Prefettura e in particolare dall’allora prefetto vicario Adriana Cogode, che colgo l’occasione di ringraziare nuovamente nel momento in cui sta per trasferirsi a Bologna”.
“Il bel lavoro di Ermes, che in quei giorni abbiamo tutti incontrato mentre lavorava per documentare la piena, mette in risalto proprio il prezioso e fondamentale contributo del volontariato, un valore aggiunto che non ha eguali in altre province – ha dichiarato il sindaco di Gualtieri, Renzo Bergamini, delegato dell’Unione alla Protezione civile – Un volontariato che non è sporadico e spontaneo, ma formato, quasi…professionale, e che durante i 9 giorni della piena culminata nella notte tra il 18 e il 19 novembre 2014 ha coinvolto circa 1.800 persone di oltre venti associazioni della nostra provincia e non solo”.
“L’idea di questo video mi è nata cercando un giorno una foto e rivedendo il tanto materiale, fotografico, ma anche video, che avevo raccolto in quei giorni per la Gazzetta di Reggio: ho pensato che valesse la pena lasciarne testimonianza, soprattutto per rendere omaggio ai volontari e al sistema di Protezione civile reggiano”, ha concluso Ermes Lasagna sottolineando il “fondamentale contributo di Giuliano Pregnolato per il montaggio”.