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Filctem/Cgil Carpi: “le aziende carpigiane Arb2 e Coan chiudono e lasciano fuori 80 lavoratori”

ph-Filctem-Cgil-Carpi“Ennesima chiusura di un’azienda a Carpi, anche se stavolta si tratta di una doppia finta chiusura”. Così la Filctem/Cgil di Carpi denuncia la vicenda che sta interessando le due aziende carpigiane Arb2 e Coan con un totale di 90 addetti. Le aziende convivono in due capannoni situati sulla strada Statale Romana 413, ai civici n.41 e 35 e si occupano entrambe in modo particolare di stiro e imbusto per grandi case.
Da mesi le aziende versavano in uno stato di crisi e stavano fruendo della cassa integrazione ordinaria, “tra l’altro esercitata in maniera scorretta – afferma Sergio Greco della Filctem/Cgil di Carpi – ovvero utilizzando sempre le stesse persone e lasciando a zero ore un congruo numero fisso di lavoratrici e lavoratori, rei di essersi troppo legati al sindacato Filctem/Cgil e di non essere nelle grazie del capo del personale”.
“Ma nulla faceva prevedere una fine tanto ingloriosa – prosegue Filctem/Cgil – Ovvero la chiusura improvvisa nella giornata odierna dei due stabilimenti senza che nessun lavoratore, o quasi, fosse stato avvertito.
Eravamo al corrente di dover affrontare una crisi molto grande e di dover discutere di ulteriori ammortizzatori sociali e probabilmente di esuberi del personale”, continua il sindacalista della Filctem/Cgil che da tempo aveva cercato di avviare un negoziato con il titolare e il capo del personale. I due però – chiosa Filctem – si sono sempre trincerati dietro un laconico “arriverà tanto lavoro e poi ne parleremo”, ma in realtà stavano solo prendendo tempo per avviare una sconcertante strategia.
Con una mossa di inaudita scorrettezza, nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno, l’azienda ha fatto intervenire tir e furgoni nella sede di strada Romana, trasportando macchinari e materiale presso una nuova sede, sita sempre a Carpi in Via Liguria 9″.
“Sino a venerdì scorso – prosegue Greco – il capo del personale predicava serenità ma al contempo tramava nell’ombra, convocando in riunioni segrete alcune dipendenti, invitate a dimettersi dall’Arb2 o dalla Coan per essere assunte, sempre in gran segreto nella nuova azienda o con contratti diretti o tramite l’Agenzia Trenkwalder di Carpi”.
Particolari che sarebbero stati ricostruiti grazie alla sagacia delle lavoratrici e della Filctem/Cgil, insospettiti da alcuni eventi verificatisi nelle ultime ore.
“La Arb2 e la Coan lasciano di fatto senza lavoro, senza stipendio e senza Tfr 80 dipendenti, non rispettando i criteri di legge previsti ed estromettendo sindacati e maestranze da qualsiasi possibile trattativa – prosegue la nota –
Nel pomeriggio di lunedì 13 maggio i lavoratori si sono riuniti prima dinnanzi alla sede della nuova azienda in via Liguria e poi presso la Cgil di Carpi per discutere le strategie da adottare. Nella mattinata di oggi martedì 14 giugno sin è svolto un presidio (foto) dinnanzi alla sede che possiamo oramai definire “vecchia” e nei prossimi giorni vi saranno altre iniziative per mettere a conoscenza le autorità politiche e le forze dell’ordine di questa ennesima brutta storia carpigiana”.
“Non lasceremo nulla di intentato affinché si possa smascherare questo traffico illecito di merci, macchinari e persone” continua Sergio Greco della Filctem/Cgil, e con l’ausilio di tutta la categoria (il segretario Roberto Righi segue costantemente la vicenda ed è presente al presidio), faremo il possibile per costringere la nuova azienda ad assumere il numero maggiore di lavoratori, rispettando i criteri di legge e non per simpatie o non appartenenza al sindacato”.
Al presidio di oggi è intervenuto anche il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, che ha espresso solidarietà alle maestranze, dando la propria  disponibilità per garantire la massima tutela dei lavoratori.

“Le ditte Arb2 e Coan risultano associate alla Confindustria e sono seguite dall’Associazione Lapam di Carpi, la quale, interpellata dalla Filctem/Cgil, per tramite di un dirigente, si è dichiarata assolutamente estranea alla vicenda dalla quale intende prenderne le distanze, cosa di cui la Filctem/Cgil non dubita, conoscendo la correttezza e il rispetto delle leggi da parte di questa associazione”.

















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