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Un grande Girotondo per salutare il nuovo CORE

Concerto_CoreL’inaugurazione del CORE è ormai imminente: la Fondazione GRADE Onlus invita il personale ospedaliero, i volontari e tutti i cittadini sabato 11 giugno alle ore 10, presso la tensostruttura davanti al CORE, per salutare l’apertura del nuovo, innovativo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia, che diventerà un polo di eccellenza a livello nazionale e internazionale.

Per l’occasione è stato organizzato, alle 10.45, il Girotondo intorno al CORE: un grande, simbolico abbraccio per salutare la nuova struttura, sulle orme e sulle note di 8½ di Federico Fellini. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, si chiuderà con un rinfresco in compagnia e avrà luogo anche in caso di maltempo.

Il girotondo verrà preceduto, alle 10.15, dalla presentazione del libro “CORE La bella utopia”, pubblicato dalla compagnia editoriale Aliberti di Reggio Emilia.
Il volume racconta la storia del CORE dalla prospettiva di GRADE: un progetto che ha visto crescere di pari passo il Centro Oncoematologico e la Onlus reggiana.

Anche grazie all’impegno preso per il CORE, infatti, il Gruppo Amici dell’Ematologia ha conosciuto un importante sviluppo, culminato nel 2015 con il passaggio da Associazione di volontariato a Fondazione Onlus.

Il libro è a cura dello scrittore Pino Salerno e del direttore di GRADE Roberto Abati. Contiene inoltre le testimonianze di Luciano Ligabue e Franco Battiato, che, come molti altri, hanno contribuito con la loro arte alla raccolta fondi organizzata dalla Onlus reggiana.
Quello del CORE è un progetto che parte da lontano e che nel 2007 era solo un’idea. Oggi, dopo otto anni e mezzo, il sogno sta per diventare realtà. Questo anche grazie a GRADE, che dal 2009 ha raccolto 2,5 milioni di euro per finanziare la costruzione di quello che diventerà un punto di riferimento per la lotta alle malattie oncoematologiche. Per la Fondazione un traguardo importante, che inizialmente sembrava fuori portata, ma che è stato raggiunto grazie alla generosità della cittadinanza e all’impegno dei tanti medici, volontari e pazienti del Gruppo Amici dell’Ematologia.

















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