Spettacoli e non solo, anche incontri di riflessione, installazioni, laboratori di respiro internazionale. Queste le offerte di Città e Città la rassegna di teatro e danza in corso a Modena (fino al 12 giugno) al Drama di via Buon Pastore 57.
Il 9 e il 10 giugno saranno due giornate da godere a piene mani perché gli appuntamenti sono cinque. Si comincia giovedì 9 alle 19,30 con Piccoli suicidi in ottava rima della compagnia Sacchi di Sabbia, uno spettacolo che promette risate, sulle tracce del “maggio drammatico” in ottava rima, le improvvisazioni sui brani dei poemi epici, tradizione preziosa del nostro Appennino di cui qualche estimatore non più giovanissimo avrà ricordo. Qui rivisitati in chiave moderna.
Sempre Giovedì 9 giugno alle 21,30 (con replica venerdì 10 alle 19,30) in programma La Vecchia un appuntamento importante di questo festival, definito degli incroci e delle piazze (perché il teatro in fondo è una città). La Vecchia è la nuova produzione Drama e vede in scena Stefano Vercelli e Marco Manchisi. Drammaturgia e regia sono di Rita Frongia.
Il 10 giugno alle 18 Teatro nel Pagliaio incontro con Piergiorgio Giacchè, docente di Antropologia del teatro e dello spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia
Chiude la giornata del 10 la compagnia Agostino Bontà che sarà al Drama alle 21,30 con 15.44, ovvero “Le telecamere di sicurezza vedono cose bellissime”. Una telecamera-spia puntata su quello che avviene alle 15.44 di un pomeriggio qualsiasi. In questo caso un “assaggio” teatrale per qualcosa che verrà.
Vale la pena spendere due parole su La Vecchia una produzione tutta “in proprio”. La Vecchia è una commedia audace, per attori in ascolto, che fa ridere e pensare, in equilibrio tra ironia e malinconia, tra leggerezza e profondità. La nostra idea di vita si farà realtà? Qual è il momento per farsi domande? E poi diciamo quel che crediamo di voler volere? O è forse oltre il limite del risaputo che stanno le domande.
“Due uomini in scena dividono il tempo proprio alla ricerca del tempo, dell’istante, di quel tratto che rivela qualche verità. Questo spettacolo parla con le parole del Rimbaud e con il romanesco di Gioachino Belli. Parla quando si può, perché anche le parole hanno un limite, ma è dove non si può dire che nasce una risata, lì dove il linguaggio muore. È oltre il limite del risaputo che trattiamo un’umanescenza che si rivela fragile, minata dalla ripetizione, dal giorno cui ne segue un altro e un altro e un altro. E una mattina ci si sveglia con lo stomaco ritorto.” (Rita Frongia)
Insomma due giorni per stare insieme e farsi del bene con il teatro migliore senza dimenticare che per tutto il festival tra uno spettacolo e l’altro sarà attivo il punto ristoro dell’Agriturismo Cà Penelope. Ingresso cortesia (12 euro) per chi assiste pomeriggio e sera.
Città e Città fa parte del progetto Andante ed è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio Ministero dei Beni culturali e Comune di Modena. Sempre meglio 328 1827323 artistidrama@gmail.com