Per il complesso conventuale che ospitava l’Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) tra via Franchi e via dei Servi e per il prestigioso palazzo d’epoca da decenni sede del Comando provinciale dei carabinieri in corso Cairoli si tratta della prima volta. Secondo tentativo, invece, per lo storico Palazzo Palazzi-Trivelli di piazza San Giovanni, che dopo l’asta dello scorso ottobre (quando furono venduti i magazzini ex-Car di via Lombroso) sarà nuovamente messo in vendita con un ribasso dell’11%.
Sono i tre “pezzi forti” del secondo piano di alienazioni di immobili non più strumentali alla “nuova” Provincia di Reggio Emilia, approvato ieri all’unanimità dal Consiglio provinciale. Tre storici edifici che – insieme all’ex casa cantoniera di Campegine, alla casa di appoggio al parco a Rio Maore di Ramiseto, a un paio di terreni e altrettanti piccoli appezzamenti – verranno messi in vendita nelle prossime settimane per un importo complessivo di base d’asta di 11 milioni di euro.
“In caso di risposta positiva, le risorse che otterremo rappresenteranno un “tesoretto” quanto mai prezioso per la Provincia, considerando i tagli che abbiamo dovuto subire in questi ultimi anni, per poter garantire i necessari investimenti a favore delle nostre principali competenze, ovvero strade e scuole”, spiega il presidente Giammaria Manghi. Dopo che il Decreto mutui Bei ha finanziato ben 17 interventi sulle scuole (tra cui il “raddoppio” della nuova ala del Gobetti di Scandiano) per un totale complessivo di 8, 6 milioni di euro, “sarà in particolare la manutenzione stradale a beneficiare di questa nuova vendita di immobili non più strategici per la Provincia”, anticipa il presidente Manghi.
Le aspettative sono buone, in particolare per quanto riguarda il prestigioso edificio che da decenni ospita il Comando provinciale dei carabinieri: “Investimenti Immobiliari Italiani Sgr, la società di gestione di fondi comuni di investimento immobiliare istituita nel 2013 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha già formalizzato nei mesi scorsi il proprio interesse ad acquistare la caserma “Leone Carmana”, valutandola i 2,4 milioni che rappresenteranno la base d’asta – spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Andrea Tagliavini – Oltre a ottenere risorse importanti per garantire gli investimenti, con questo piano di alienazioni puntiamo anche a cercare di salvaguardare o recuperare pezzi importanti della città attraverso risorse private. Se non dovessimo vendere tutti gli immobili , dal giorno dopo ci rimetteremo a lavorare per raggiungere l’obbiettivo”.
Nessun pericolo di sfratto, ovviamente, per l’Arma, in quanto i nuovi eventuali proprietari dovranno ovviamente rispettare (e potranno eventualmente rinnovare) il contratto di locazione che scade nel 2021.
Anche Palazzo Trivelli, dopo il ribasso dell’11% previsto nel piano approvato ieri dal Consiglio rispetto all’asta dello scorso ottobre (da 2,582 a 2,3 milioni), potrebbe destare interesse. “Oltretutto stiamo per completare il trasloco dei nostri uffici dallo storico edificio e questo, oltre a permetterci un risparmio di 70.000 euro all’anno in utenze e costi di gestione, rende più appetibile l’immobile visto che il precedente bando prevedeva 180 giorni di tempo dalla sottoscrizione del rogito per liberare l’edificio”, conclude il presidente Manghi.
Questo l’elenco dei 9 immobili che la Provincia metterà a breve in vendita, con i rispettivi importi a base d’asta: complesso conventuale ex Opg di Reggio Emilia 6.100.000,00; caserma dei carabinieri di Reggio Emilia 2.400.000,00 euro; Palazzo Trivelli di Reggio Emilia 2.300.000,00; ex casa cantoniera-centro operativo di Campegine 178.200,00; casa appoggio al parco Rio Maore di Ramiseto 78.750,00; terreno di mq. 3.107 in comune di Brescello 20.195,50; relitto stradale di mq. 95 in comune di Scandiano 2.430,90; relitto stradale di circa mq. 42 a Minozzo di Villa Minozzo 2.100,00; terreno di mq. 1.250 in comune di San Polo d’Enza 1.281,25.
Le schede dei tre principali immobili
Opg. Il complesso degli immobili che fanno parte dell’ex Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) – tra le vie Franchi, dei Servi e del Portone a Reggio Emilia – è stato acquistato dalla Provincia di Reggio Emilia nel dicembre 2001. Situato in pieno centro storico – alle spalle della Basilica della Ghiara e del palazzetto dello sport di via Guasco – e sottoposto a vincoli di natura paesaggistica, architettonica, ambientale e archeologica – è composto da un pregevole ed antico fabbricato, già esistente nel 1675 come convento dei Padri Lazzariti, modificato e parzialmente ricostruito nel 1751 dall’architetto Giambattista Cattani detto Cavallari. Nel 1796 il convento è stato incamerato dal Demanio, convertito in carcere correzionale ed in seguito adibito ad ospedale psichiatrico giudiziario. Comprende inoltre quattro padiglioni edificati nei primi decenni del Novecento, un fabbricato accessorio (l’ex alloggio del direttore) ed un’ampia area cortiliva; il tutto racchiuso da alte mura perimetrali, che lo rendono in gran parte precluso alla vista dall’esterno e scarsamente accessibile.
Palazzo Trivelli. Situato in piazza San Giovanni di fronte all’omonima chiesa, in pieno centro storico, e chiamato anche per questo San Giovannino, in realtà il suo nome esatto è Palazzo Palazzi-Trivelli, anche per distinguerlo dal Palazzo Trivelli di via Roma, da Palazzo Panciroli-Trivelli di corso Garibaldi e da Palazzo Spalletti-Trivelli, sede del Credem all’angolo tra via Emilia San Pietro e via San Nicolò.
Sono tutti edifici storici legati alla famiglia Trivelli, pervenuta a cavallo tra il 1700 e il 1800 a una consistente fortuna economica, costruita sulla produzione e il commercio delle sete. Fu proprio Luigi Trivelli, fervente sostenitore della politica napoleonica, ad acquistare all’asta per 2.119 lire dal Governo la chiesa di San Giovanni Evangelista, chiusa il 1 luglio 1808, per farne la cappella privata di famiglia. Sarà invece il conte Giacomo Trivelli ad avviare, dal 1824, un’operazione urbanistico-edilizia che, progressivamente, porterà all’assetto attuale di piazza San Giovanni, su cui si affaccia la dimora di famiglia, acquisita e restaurata dalla Provincia di Reggio Emilia sul finire del secolo scorso. Il Palazzo, dichiarato nel 2013 di interesse storico con decreto della Direzione per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna, ha una superficie lorda complessiva di 2.586 metri quadrati.
Caserma dei carabinieri. L’edificio fa parte di un complesso storico architettonico realizzato nel 1800 ed è attiguo ad altro edificio di proprietà del Demanio dello Stato, (sede dell’Archivio di Stato). Prima del XVI secolo, quest’area dell’attuale corso Cairoli ospitava un “vasto complesso di casamenti” di proprietà dell’Abbazia di Marola. Demolito il convento di Santo Spirito, che si trovava nel borgo di Porta Castello, i frati osservanti chiesero ed ottennero di edificare la nuova chiesa e l’annesso convento in quell’area che è attualmente delimitata da via Mazzini, corso Cairoli e via Gennari. La chiesa, che aveva la fronte nell’odierna via Mazzini, fu innalzata dall’architetto Alberto Paccioni e venne restaurato ad opera del padre Giambattista Cattaneo di Reggio, allorché nell’anno 1679 tornò dalla Spagna. I frati minori osservanti vennero però allontanati dal convento di Reggio per ordine del duca di Modena con un decreto del 28 marzo 1783. Il 22 settembre dello stesso anno, nella parte del convento prospiciente all’attuale corso Cairoli, cominciarono i lavori per la costruzione di un palazzo da adibire a residenza del Governatore della città, del Comandante delle Armi e del Maggiore della Piazza, ma poiché il terreno non era troppo fermo e sicuro i lavori vennero sospesi. Solo nel 1849, terminato il raddrizzamento della strada del Teatro, i fratelli Giuseppe e Bonaiuto Carmi fecero erigere il maestoso e vasto fabbricato, allora sede del convento di Santo Spirito, che da decenni ospita il Comando provinciale. Il palazzo dall’epoca della sua costruzione non ha subito sostanziali modificazioni, salvo la demolizione, in tempi recenti, dell’ala occidentale del fabbricato.