Beatrice “Bice” Ligabue, prima donna segretaria della Federazione modenese del Partito comunista e prima presidente provinciale dell’Udi; Ilva Vaccari, partigiana, storica e archivista; Clelia Manelli, maestra e staffetta partigiana. Tutte e tre elette nel Consiglio comunale di Modena il 31 marzo 1946, la prima occasione in cui le donne italiane hanno potuto esprimere il loro voto ed essere votate, e per questo scelte come simbolo per celebrare il 70° anniversario del primo voto delle donne. I loro volti, ritratti in gigantografie appese sotto i portici del Palazzo comunale di Modena, sono parte della mostra “Madri della Res Publica”, un progetto di “land art” promosso dalla Regione Emilia Romagna in concomitanza con le celebrazioni della Festa della Repubblica proprio per ricordare le donne che, per prime, entrando nelle aule consiliari nel 1946, si occuparono della “cosa pubblica”.
E proprio il Consiglio comunale, nel quale dal 1946 a oggi sono state elette 74 donne, molte per diverse consigliature (il record spetta ad Aude Pacchioni con sette, seguita da Alfonsina Rinaldi, primo sindaco donna di Modena), celebra il 70° anniversario del primo voto femminile con una seduta dedicata in programma lunedì 30 marzo alle 15, primo atto di un programma di iniziative, culminanti nella Festa della Repubblica del 2 giugno, che proseguiranno fino a fine mese. Il calendario delle manifestazioni, promosso dal Comune di Modena, dal Centro documentazione donna e dal Comitato permanente per la memoria e le celebrazioni, è stato presentato in conferenza stampa, venerdì 27 maggio, dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, dagli assessori alle Pari opportunità Andrea Bosi e alla Cultura Gianpietro Cavazza, e da Vittorina Maestroni, presidente del Centro documentazione donna che ha ideato e curato il progetto “Madri della Res Publica”.
Al Consiglio dedicato all’anniversario, sarà approfondito il tema “La cittadinanza realizzata. A 70 anni dal diritto di voto alle donne” con Fiorenza Tarozzi, docente di Storia contemporanea e Storia delle donne in età contemporanea all’Università di Bologna. A seguire Vittorina Maestroni presenterà il progetto “Segni nella città #cittadine” che collega il Consiglio con la festa del 2 giugno e infine sono previsti gli interventi dei consiglieri.
Il progetto “Segni nella città” è un’iniziativa partecipata per conoscere e ricordare le donne che nel 1946 poterono compiere un gesto che nessuna italiana prima di loro aveva potuto fare: esprimere il proprio pensiero politico attraverso una scheda infilata in un’urna. Dal 2 giugno, all’ingresso della Galleria Europa in piazza Grande, dalle 17, sarà allestita una postazione dove riprodurre e scansionare le foto delle donne che votarono nel 1946. Fino al 18 giugno sarà possibile incollare le foto sull’installazione “Res Publica” nella sala dei Passi perduti del Palazzo municipale. La raccolta continuerà poi on line fino a dicembre 2016. Contemporaneamente, dal 27 maggio fino al 30 giugno, i ritratti delle tante modenesi che hanno dato il loro contributo alla costruzione della comunità saranno esposte anche nelle sedi di altri enti e istituzioni cittadine: Croce Rossa, Cgil, Anpi, Casa delle donne, Università, Anmig e Provincia di Modena.
Il programma della Festa della Repubblica prosegue il 2 giugno con un incontro alle 18, in Galleria Europa: un dialogo a più voci tra donne modenesi di diverse generazioni e provenienze che porteranno il loro contributo sul tema delle forme dell’impegno e della partecipazione alla vita democratica per riempire di significato, a partire dalla loro esperienza, il concetto di cittadinanza attiva. All’incontro, aperto dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e coordinato da Thomas Casadei, intervengono Lucia Musti, procuratore capo di Modena, Ione Bartoli, scrittrice, Chaimaa Fatihi, studentessa, Valentina Reggiani, giornalista.
Martedì 11 giugno, sempre in Galleria Europa a cura del Centro documentazione donna, è in calendario un convegno su “Madri della Res Publica” e venerdì 17 giugno, a cura del dipartimento di Giurisprudenza di Unimore si svolgerà il convegno “Il 2 giugno 1946: 70° anniversario della nascita della Repubblica italiana e voto alle donne. Un valore uguale per tutti e tutte”.
Immagine: davanti al pannello del progetto partecipato “Segni nella cittaà #cittadine”, da sx Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura; Francesca Maletti, presidente del Consiglio comunale; Vittorina Maestroni, presidente Centro documentazione donna; Andrea Bosi, assessore alle Pari opportunità