“Comprendere il grande valore dei giovani, aiutarli a crescere e farne il cuore pulsante di ogni équipe”. La frase, una citazione da La medicina secondo Capitan Zantax, è di Giorgio Gambale, medico rianimatore scomparso prematuramente lo scorso ottobre, ed é riportata in una targa con la quale l’Azienda Usl di Bologna ha intitolato a suo nome, oggi, il Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza.
Gambale ha pubblicato La medicina secondo Capitan Zantax pochi mesi prima della sua scomparsa, riassumendo nel libro il senso della sua esperienza professionale, e umana, tutta giocata nei servizi di Emergenza dell’Emilia-Romagna, a partire dall’Ospedale Maggiore dove fu tra i protagonisti della nascita dell’elisoccorso.
L’intitolazione del Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda Usl di Bologna, tra i primi in Italia per attività e qualità dei corsi, ha avuto luogo oggi all’Ospedale Maggiore nel corso di un incontro pubblico. La figura di Giorgio Gambale è stata ricordata, alla presenza della moglie, Maria Teresa Montella, per l’Azienda USL di Bologna da Chiara Gibertoni, Direttore generale, Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento di Emergenza, Carlo Coniglio, Responsabile della Rianimazione Emergenza dell’Ospedale Maggiore, Antonella Caselli, Infermiera della Rianimazione, e poi ancora da Guido Bertolini, Responsabile per l’Istituto Mario Negri del Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva e da Vanni Agnoletti, Direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena.
Giorgio Gambale, alias Capitan Zantax.
Nato a Pesaro il 14 novembre 1955, Gambale ha svolto gran parte della sua vita professionale proprio all’Ospedale Maggiore di Bologna, come anestesista-rianimatore nel settore dell’Emergenza e della Terapia Intensiva. Qui si è occupato di traumatologia ed organizzazione di sistemi per i traumi ed è stato tra i protagonisti dell’avvio, primo in Italia, dell’elisoccorso. In seguito ha contribuito, presso l’Azienda Usl di Forlì, al coordinamento dell’attività dei blocchi chirurgici, sviluppando un sistema informatizzato per la sicurezza e l’efficienza dei percorsi operatori che ha ricevuto riconoscimenti a livello europeo. Direttore dell’Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena, ha guidato il Dipartimento di Emergenza dello stesso Ospedale.
La sua esperienza professionale e umana, riletta con la lente della malattia, è raccontata in La medicina secondo Capitan Zantax, pubblicato nell’aprile dello scorso anno. A partire dal nickname, Capitan Zantax, nato tra le corsie dell’Ospedale Maggiore perché Gambale, come il farmaco, aveva fama di avere sui colleghi dell’Emergenza un effetto tranquillizzante.
Dove si addestrano gli operatori dell’emergenza. Il centro del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna.
Il Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna è tra i maggiori centri italiani per numero e complessità di casi trattati. In particolare, il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, nato alla fine degli anni Ottanta, è oggi il centro con la maggiore casistica a livello nazionale e il punto di riferimento per l’area geografica Emilia Centro. Ogni anno il Pronto Soccorso del Trauma Center accoglie oltre 8 mila traumi, 500 dei quali maggiori, con 260 ricoveri in Rianimazione.
Una esperienza che il Dipartimento mette da anni a disposizione dei professionisti dell’emergenza, organizzando corsi di formazione teorico-pratica, certificati dalle più importanti società scientifiche nazionali e internazionali, in ambito rianimatorio, di gestione delle emergenze cardio-respiratorie, dei traumi, delle maxi emergenze, di chirurgia dei politraumi, di ecografia clinica d’urgenza, sia per pazienti adulti che pediatrici.
Solo per il 2016 sono in programma 25 corsi, per un totale di 1.500 ore, rivolti ad oltre 750 allievi, tra medici e infermieri di tutta Italia, tenuti da 50 docenti. Tre le sedi formative, il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, la Centrale Operativa 118 Emilia Est e il Centro di addestramento 118 di Lama di Setta. Quest’ultimo, unico in Italia, è specializzato nell’addestramento a tecniche di salvataggio in situazioni particolarmente complicate, come quelle che si possono verificare nei cantieri di grandi opere come la Variante di valico e l’Alta Velocità.