Non ci stanno i delegati del Gruppo ceramico Concorde e la Filctem/Cgil a passare per disfattisti. Di fronte ad una vertenza per il contratto che ha visto 16 ore di sciopero dal 28 aprile ad oggi con adesioni tra il 70% e 90%, lavoratori e sindacato ribadiscono con forza che sono pronti da oggi a firmare un contratto, ma non un contratto qualsiasi !!
E’ ciò che è stato ribadito stamattina in conferenza stampa dal segretario della Filctem/Cgil di Modena Roberto Righi, insieme a numerosi delegati Rsu Filctem/Cgil dei diversi stabilimenti del Gruppo Concorde, a Tania Scacchetti segretaria Cgil Modena e Giordano Giovannini segretario regionale Filctem/Cgil (in foto).
“Abbiamo rotto le trattative il 20 aprile – ha detto Righi a nome del sindacato e della Rsu Filctem – perché dopo 16 mesi di trattative, abbiamo considerato insufficienti le proposte ultimative avanzate dall’impresa: un vero e proprio prendere e lasciare !“
A fronte dell’accordo firmato, dopo la rottura di Filctem/Cgil, da Femca/Cisl e Uiltec/Uil in soli due stabilimenti del Gruppo – Finale e Pavullo – la Filctem adirà le vie legali per condotta antisindacale (art.28 Statuto Lavoratori) per chiedere il rispetto del Testo Unico sulla rappresentanza firmato nel 2014 da associazioni sindacali e Confindustria.
“Il Testo Unico è stato palesemente violato – hanno spiegato Righi e Giovannini – visto che di fronte ad una piattaforma unitaria di gruppo serve la maggioranza delle Rsu, ed è la Filctem/Cgil a contare 22 delegati su 40”. Invece, l’azienda ha scelto di firmare il contratto solo per gli stabilimenti di Pavullo e Finale dove la maggioranza delle RSU è di Femca e Uiltec.
La Filctem/Cgil rivendica l’accordo di gruppo e non accordi per stabilimento e non può accettare posizioni unilaterali che tendono a sminuire e svalorizzare il ruolo negoziale della Rsu.
Si è detto in queste settimane che la Filctem/Cgil non ha firmato per soli 10 euro di differenza: anche questo non è vero perché la richiesta salariale è molto più consistente di quella firmata da Cisl e Uil, una richiesta in linea con l’andamento in forte crescita di un gruppo (ha distribuito 70 mln euro ai soci tra il 2010 e il 14 e ha un fatturato previsionale di 560 mln euro) e del settore ceramico nel suo insieme.
La richiesta Filctem, in coerenza con la piattaforma unitaria, è di 105 euro (contro i 60 di Pavullo e Finale) sul salario variabile e di 122 euro medi complessivi comprensivi delle indennità ( turni, cicli continui, mansioni…..).
E’ inaccettabile che l’azienda usi in modo ricattatorio promesse di ulteriori risorse economiche finalizzate a dividere i lavoratori e gli stabilimenti. Se ci sono ulteriori risorse (e sono magicamente comparse dopo il successo degli scioperi !) devono far parte della contrattazione per tutto il gruppo.
“Ci chiediamo se per un colosso come Concorde, questa richiesta sia così fuori dal mondo” hanno ribadito i lavoratori, Felice Barilà e Gaetano Amici a nome dei presenti e della Rsu Filctem. I delegati hanno sottolineato come l’azienda abbia fatto grandi investimenti in questi anni e abbia senza dubbio contribuito alla crescita del distretto, ma anche “il nostro lavoro deve essere altrettanto riconosciuto” hanno ribadito.
“Non ci siamo sottratti nel 2008 a contrattare condizioni diverse in relazione alla crisi del settore, ma siccome oggi il gruppo cresce non si possono riproporre le stesse condizioni di allora; è invece giusto redistribuire la reddititività anche ai salari e valorizzare il lavoro”.
Giovanna Allegra della Rsu Filctem ha sottolineato come l’azienda stia certamente investendo in tecnologie, “ma non investe sui lavoratori, ci sentiamo avviliti, offende la nostra dignità, anche scegliere il sindacato sta diventando un problema, non veniamo gratificati per il lavoro che facciamo ogni giorno”.
Tania Scacchetti, Segretaria Cgil Modena , ha ribadito che la confederazione è a fianco della categoria e dei lavoratori in questa vertenza e che la Cgil si aspetta un cambio di passo da Confindustria ceramica sul rispetto dell’accordo sul Testo Unico.
Questa vertenza sta tracciando un solco profondo rispetto alle regole contrattuali e alle modalità per validarli, anche le altre organizzazioni sindacali devono tornare indietro rispetto alle loro scelte. La Cgil è al fianco della sue Rsu, oggetto di attacchi inverosimili nelle ultime settimane, “ma che siamo pronti a tutelare in ogni sede. In Concorde le regole sono tutte oggettivamente saltate, la ripresa del confronto deve ripartire sulle regole condivise, e l’azienda deve dimostrare di considerare le risorse umane un fattore strategico per la crescita di questo gruppo”.
La Filctem/Cgil e la Rsu convocheranno il 27 maggio l’attivo dei delegati di tutto il distretto ceramico insieme a assemblee in tutti gli stabilimenti Concorde per informare sullo stato della trattativa consapevoli dell’impatto che questa vertenza ha su tutto il distretto.
Se non verranno segnali concreti da parte dell’azienda che dimostri anche di rispettare e tutelare il ruolo negoziale delle Rsu continueranno tutte le iniziative di mobilitazione.