“La recente proroga per i lavori di ricostruzione è una boccata d’aria per le imprese agricole che possono in questo modo completare l’opera di ricostruzione delle strutture aziendali e tornare alla piena attività agricola.” E’ il commento del Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi, a quattro anni dalle scosse di terremoto che hanno sconvolto la bassa modenese provocando morte e distruzione in uno dei territori più produttivi dell’agricoltura emiliano romagnola e dell’Italia.
“E’ necessario, tuttavia, accelerare i tempi della burocrazia e fare in modo che i fondi arrivino nelle tasche degli agricoltori che in questi anni troppo spesso hanno dovuto anticipare spese di ricostruzione a proprio carico – continua Vincenzi. Purtroppo ad oggi ci sono ancora famiglie che vivono nei container perché troppi vincoli impediscono loro di poter rientrare nelle abitazioni”.
Il sisma – ricorda Coldiretti Modena – ha causato danni per mille milioni di euro, colpendo abitazioni, stalle, magazzini, attrezzature di circa 6.000 aziende con circa 550 milioni di euro di danni provocati alle strutture agricole (fienili, stalle, magazzini) e il Parmigiano Reggiano in testa alla triste classifica del prodotto più danneggiato con 200 milioni di euro, e l’aceto balsamico che ha subito perdite per 15 milioni di euro.
“Di un evento negativo come il terremoto – sottolinea il Direttore di Coldiretti Modena, Giovanni Duò – è necessario mettere a frutto tutta l’esperienza accumulata in questi anni dalla dalle Istituzioni tutte e dai privati sul piano normativo, tecnico e organizzativo per creare una procedura unica per la gestione di eventuali altre emergenze che si dovessero verificare sul territorio nazionale”.