Alla guida di un autocarro ha tamponato un quadriciclo lungo la strada provinciale 62 del comune di Brescello ed è fuggito. La vittima, un 38enne reggiano ha riportato seri traumi al torace per i quali dopo essere ricorso alle cure è stato giudicato, con una prima prognosi, guaribile in 21 giorni, salvo complicazioni. Il pirata, fuggito su un Fiat ducato è stato inseguito da un cittadino la cui collaborazione è stata fondamentale nelle indagini condotte dai Carabinieri di Boretto che hanno identificato il pirata della strada. Con l’accusa di lesioni personali colpose e fuga dopo incidente con danno alle persone, i Carabinieri della Stazione di Boretto hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 28enne cittadino pakistano residente a Reggiolo. La vittima, un barista 38enne brescellese, alla guida del suo quadriciclo si trovava a percorrere la via Cisa Ligure (la provinciale 62) quando giunto all’intersezione con via imperiale veniva tamponato in maniera violenta da un furgone bianco che dopo l’incidente si dava alla fuga.
Mentre il conducente del quadriciclo rimasto ferito veniva soccorso dai sanitari inviati dal 118 (per lui prognosi di 21 giorni), i Carabinieri di Boretto inviati sul posto dall’operatore del 112 dei Carabinieri di Reggio Emilia a cui era perveniva la richiesta d’intervento avviavano le indagini per identificare il pirata della strada. L’importante svolta investigativa avveniva grazie a un cittadino che, avendo assistito all’incidente, si poneva all’inseguimento del pirata riuscendo a rilevare il numero della targa che forniva ai Carabinieri. Un dato identificativo di assoluto valore che poneva i Carabinieri di Boretto, che hanno condotto le indagini, nella condizione di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine ai reati di lesioni personali colpose e fuga dopo incidente con danno alle persone, per le cui ipotesi veniva denunciato alla Procura reggiana.
