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Grande successo per il vernissage della mostra “Le ceramiche antiche”,

vernissageGrande successo per il vernissage, avvenuto ieri sera, della mostra  “Le ceramiche antiche”, curata da Luca Silingardi all’interno della rassegna di eventi in Municipio dal titolo “Scoprire le Raccolte Civiche d’Arte” che proseguirà fino al prossimo 6 settembre.

Con questa prima mostra di alcune delle più significative ceramiche antiche delle Raccolte Civiche d’Arte, l’Amministrazione comunale di Sassuolo intende iniziare una serie di eventi espositivi destinati a fare conoscere, a rotazione, il patrimonio “nascosto” delle collezioni municipali. Un tesoro altrimenti celato perché in parte conservato nei depositi, per via della necessità di esposizione entro teca, o attualmente prestato ad altre istituzioni, come alcuni dipinti e arredi ora presso il Palazzo Ducale di Sassuolo.

Il nucleo di ceramiche sette e ottocentesche delle Raccolte – solitamente esposto presso la Ducale Palazzina della Casiglia, sede di Confindustria Ceramica – si è costituito a partire da una cospicua donazione, da parte di un imprenditore sassolese, dei pregevoli esemplari da tavola appartenuti alla famiglia dei conti Giacobazzi e si è poi arricchito nel tempo di altri testimonianze. Superba presenza nella collezione Giacobazzi è lo spettacolare “trionfo da tavola” di Bacco, con servizio da rosolio, in terraglia “all’uso d’Inghilterra”, di cui si espongono in questa occasione solo alcuni pezzi della trentina che lo compongono.

Probabilmente dovuta a un artista veneto della fine del Settecento o dell’inizio dell’Ottocento, questa scenografica e sorridente celebrazione della vendemmia e del vino appartiene sicuramente a una tipologia inconsueta nella produzione sassolese, da cui tuttavia non è stata esclusa. Alla manifattura Dallari sono state ricondotte con sicurezza un presentatoio ovale – recante impressa sul retro l’iscrizione “D. Sassuolo” – che esibisce un decoro con chinoiserie, del tutto simile a quelli successivi presenti su altri esemplari della manifattura Ferrari Moreni o di produzione scandianese attorno al 1843. Seppure privi di marchi, sono stati assegnati a fabbrica sassolese anche i due complessi “finimenti da tavola”, con balaustrate, anforette con fiori e sferette ornamentali, di cui un esemplare compare accanto al conte Antonio Giacobazzi in una fotografia d’epoca. Colori e decori simili ai due “finimenti da tavola”, riconducibili all’epoca della Restaurazione, si ritrovano anche in due vasi ornamentali con motivi classici a rilievo, in un portalumino e in un grazioso portavaso con aquiletta estense tra festoni. Tre splendidi piatti settecenteschi attribuibili alla manifattura sassolese Dallari, in maiolica policroma a gran fuoco con decoro a rocaille e rametti fioriti, sono gli ultimi pezzi entrati a far parte del nucleo di ceramiche antiche delle Raccolte Civiche: sono stati infatti acquistati dal Comune di Sassuolo nel 2008 a Milano, grazie al contributo di Confindustria Ceramica.

















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