“Nella seduta dell’assemblea di Attersir durante la quale si è approvato il PEF, il piano economico finanziario per la raccolta differenziata che prevede i costi del servizio a carico degli utenti per il prossimo anno – spiega il Sindaco Mauro Smeraldi – il Comune di Vignola è l’unico ad aver espresso un parere negativo. Questa scelta è stata dettata sostanzialmente dalla poca trasparenza con cui i principi cardine del nuovo documento, condivisibili in linea teorica, sono stati declinati nel documento.
Da quest’anno è stato adottato come punto di riferimento per la ridefinizione delle tariffe il rendiconto dei costi sostenuti nel 2014 (il 2015 è ancora da calcolare). Ma a partire da tale resoconto non è chiaro il meccanismo da cui vengono ricavati i costi attesi per quest’anno.
I sistemi di calcolo presentati non sono stati comprensibili per i presenti, per cui si è trattata di una vera e propria approvazione sulla fiducia. In tale modo gli amministratori non sono in grado di controllare effettivamente i costi di raccolta e smaltimento.
Lo stesso vale per un nuovo strumento che è stato introdotto, quello del “Fondo regionale incentivante”, nato con l’obiettivo condivisibile di riconoscere incentivi ai comuni virtuosi.
Ma anche qui non è stato chiarito come verranno nella pratica calcolati questi incentivi.
Infine nel documento viene riconosciuta al gestore annualmente l’inflazione programmata all’1%, dato che deriva dalla valutazione fatta dal Ministero dello Sviluppo Economico, ben noto per altre motivazioni in questi giorni. E’ del tutto evidente che l’inflazione al momento è ben lontana dal procedere a tali tassi e che anzi, più volte in questi mesi si è parlato di deflazione. Questa cifra appare quindi del tutto come un regalo fatto a Hera.
Il riassunto di quanto emerso in quest’assemblea – conclude il primo cittadino di Vignola – è che i cittadini pagheranno di più senza che i loro amministratori siano in grado di spiegare il perché”.
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