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Domani a Spilamberto il secondo di tre incontri della rassegna “Memoria al Futuro” sulla legalità

Venerdì 8 aprile, alle 20.30, allo Spazio Eventi L. Famigli, si svolge il secondo dei tre incontri della rassegna “Memoria al futuro”, organizzata dal Comune di Spilamberto in collaborazione con il Presidio di Libera Terre di Castelli. L’incontro si intitola “Per la difesa dell’ambiente, il coraggio si traduce in legge”.

Interverranno: il Vicesindaco Salvatore Francioso e Maurizio Piccinini del Presidio Libera Terre di Castelli; Sabrina Matrangola, figlia di Renata Fonte, vittima della mafia a causa della sua lotta per la difesa di Porto Selvaggio, uccisa nel 1984; Mauro Solmi di Legambiente, Circolo “Angelo Vassallo” di Modena.

Le iniziative sono organizzate insieme al Sistema Interbibliotecario di Castelfranco (la cui biblioteca è intitolata a Lea Garofalo), San Cesario e Spilamberto (la cui biblioteca è intitolata a Peppino Impastato) e con la collaborazione di alcune associazioni locali.

Gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, sono legati alla “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, che è stata celebrata il 21 marzo in tutta Italia e, a livello regionale, a Reggio Emilia.

Sarà presente anche la Libreria dei Contrari per dare la possibilità a coloro che interverranno di acquistare i libri consigliati da Libera.

“Il 31 marzo del 1984 – spiega il Vicesindaco Salvatore Francioso – venne uccisa a Nardò Renata Fonte. Era assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Nardò e senza alcun compromesso difese il parco naturale di Porto Selvaggio dalla lottizzazione e dalla speculazione edilizia. Renata è stata un grande esempio per tutti e l’8 aprile a Spilamberto ospiteremo sua figlia Sabrina Matrangola.

Credo sia importante proporre iniziative del genere che possano coinvolgere cittadini, associazioni e giovani per far comprendere come anche la nostra comunità non sia immune da infiltrazioni nel tessuto economico e sociale. Bisogna tenere alta l’attenzione e coltivare, soprattutto nelle nuove generazioni, una sensibilità verso questi fenomeni. Questo è un imperativo per ogni amministrazione”. prendere come anche la nostra comunità non sia immune da infiltrazioni nel tessuto economico e sociale.
Spesso ciò è avvenuto grazie alla disattenzione e alla superficialità di chi non si è accorto di quanto stava succedendo.
Bisogna quindi tenere alta l’attenzione e coltivare soprattutto nelle nuove generazioni una sensibilità verso questi fenomeni: è un imperativo per ogni Amministrazione.
















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