Le Aziende Ospedaliero – Universitaria di Modena e di Verona organizzano giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 il VI meeting internazionale di Chirurgia endoscopica dell’Orecchio, la disciplina che si pone l’obiettivo di operare attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retro auricolare, come avviene abitualmente. Si tratta di una tecnica davvero mini invasiva, con degenza più breve e rapido recupero delle funzionalità. Nel 2005, il Policlinico di Modena è stato il primo ospedale italiano a dedicarsi a questa tecnica grazie all’impegno del prof. Livio Presutti, Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria ed al prof. Daniele Marchioni, otorinolaringoiatra formatosi nel nostro Ateneo e, dal 2014, Direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Verona che sono i direttori del workshop. Il prof. Presutti è Presidente dell’IWGEES, l’associazione internazionale che riunisce tutti i cultori della materia e organizzerà, insieme al prof. Marchioni e al dott. Muaaz Tarabichi dell’Ospedale Americano di Dubai, il prossimo congresso mondiale che si terra a Bologna nel 2017.
“Il Policlinico di Modena – commenta il prof. Livio Presutti – negli ultimi anni, si è sempre più caratterizzato come punto di riferimento mondiale per questa chirurgia che permette di eradicare molte malattie dell’orecchio medio quali colesteatomi, perforazioni del timpano, otosclerosi, tumori dell’orecchio medio con un approccio innovativo e mini invasivo, cioè senza incisioni esterne ma solo con accesso attraverso l’apertura naturale rappresentata dal condotto uditivo esterno”. I vantaggi della tecnica non risiedono solo nella assenza appunto di incisioni esterne, ma, soprattutto, nel ripristino di una condizione anatomica pressoché normale senza limitazioni nella vita quotidiana o nelle attività sportive; “In sostanza la qualità della vita dopo interventi endoscopici sull’orecchio è nettamente migliore rispetto a quella dopo interventi effettuati con tecnica tradizionale. A questo si aggiunga anche una degenza più breve, spesso in day hospital e una incidenza del dolore post operatorio pressoché nullo”. Conclude Presutti.
“Questo workshop internazionale – commenta il dotto Ivan Trenti, direttore generale del Policlinico – dimostra ancora una volta l’elevato livello di competenza professionale e didattica dell’equipe di Otorinolaringoiatria del nostro ospedale che vanta nel campo della chirurgia endoscopica una delle casistiche più significative a livello mondiale. Il mio impegno personale e quello della Direzione è di adoperarci per agevolare il lavoro del professor Presutti e dei suoi collaboratori sia nel campo assistenziale sia in quello della didattica e della ricerca, in accordo con la Facoltà di Medicina e Chirurgia”.
Il workshop è distribuito su due sedi, Modena e Verona, che costituiscono il principali centri italiani di questa metodica. A Modena si comincia giovedì 7 aprile (8,00-18,00) e si prosegue venerdì 8 aprile (8,00-18,30) presso il Centro Didattico Interdipartimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia (area Policlinico) con numerosi interventi e diverse sessioni di chirurgia in diretta. I lavori si concluderanno a Verona sabato 9 aprile (8.00-18,30) l’Hotel Due Torri (Piazza Sant’Anastasia, 4). “Dopo la sistematizzazione della chirurgia endoscopica per malattie che riguardano l’orecchio medio – aggiunge il prof. Daniele Marchioni – il gruppo di Modena e quello di Verona ha cominciato a estendere con ottimi risultati questa tecnica endoscopica anche a malattie dell’orecchio interno e dell’angolo ponto-cerebellare come ad esempio i neurinomi del nervo acustico e i tumori glomici”.
Le equipe di Modena e Verona, vantano una casistica che, dal 2008 al 2015, supera i 1.100 interventi complessivi. Tra questi, spicca il primo intervento al mondo di asportazione di un neurinoma del nervo acustico per via esclusivamente endoscopica, eseguito nel 2012 al Policlinico di Modena. Le richieste di pazienti che necessitano di tale tipo di chirurgia sono continuamente in aumento con afferenze da tutta Italia ed anche da paesi stranieri visto che, a tutt’oggi, Modena e Verona restano le uniche sedi al mondo dove si pratica questo tipo di intervento.