Numerosi e dedicati i controlli che dal 2014 ad oggi sono stati fatti all’ex Holiday Inn dalla Polizia municipale di Modena, che ha fatto rientrare l’area nell’attività ordinaria di controllo periodico per scongiurare l’uso improprio dell’edificio. Anche se, trattandosi di una proprietà privata, deve essere controllato e assicurato dai proprietari che, interpellati dal Comune, hanno fatto sapere di avere incaricato una ditta di mettere in sicurezza lo stabile danneggiato dall’incendio a febbraio.
Lo ha comunicato al Consiglio comunale il sindaco Gian Carlo Muzzarelli giovedì 31 marzo rispondendo all’interrogazione di Marco Malferrari del Pd, firmata anche dal capogruppo Paolo Trande. Il consigliere ha ricordato come l’attività alberghiera all’Holiday Inn sia cessata nell’agosto 2013 e, in seguito, la struttura sia “rimasta abbandonata a se stessa, in stato di grave degrado, oggetto di continui furti e danneggiamenti, inevitabilmente ricettacolo e ricovero di sbandati”. Richiamando inoltre l’incendio che si è verificato nella struttura nella notte tra il 28 e il 29 febbraio, ha chiesto “quali provvedimenti possono essere presi, anche insieme alle autorità preposte alla Pubblica sicurezza, a vantaggio dei cittadini della frazione Tre Olmi in particolare e per sollecitare l’attuale proprietà della struttura a intraprendere azioni finalizzate al suo recupero o a soluzioni alternative che pongano fine all’attuale situazione di degrado”.
Premesso che il referente della proprietà ha riferito all’Amministrazione comunale che la Banca d’Italia ha nominato un liquidatore per la gestione del contenuto dell’ex hotel, sul quale è ancora in corso una procedura di fallimento, il sindaco ha sottolineato che “l’Amministrazione comunale ha le mani legate rispetto a queste strutture private”. Muzzarelli ha però assicurato che “cercheremo, per quanto di competenza, di fare il possibile per mantenere la sicurezza dell’area e proseguiranno i controlli dei Vigili di Quartiere, programmati e sulla base delle segnalazioni dei cittadini, con l’obiettivo di evitare che l’edificio, diventi ricovero abituale per senza fissa dimora. Inoltre, l’Amministrazione continuerà a chiedere anche in forma scritta alla proprietà “azioni coerenti per pretendere la garanzia di salvaguardia dello stabile e del decoro”.
Dai controlli effettuati sino ad oggi dalla Municipale, non sono state riscontrate occupazioni abusive ma evidenti segni di intrusione, danneggiamenti interni del mobilio e furti di rame e materiale vario.
Per quanto riguarda gli interventi effettuati, talvolta anche su richiesta dei cittadini, il sindaco ha ricordato che, divenuto l’Holiday Inn di proprietà della società Beni Stabili Property Service, nell’aprile del 2014, l’area era prima stata ripulita dai rifiuti abbandonati, la tettoia di protezione bonificata dall’amianto ed erano stati chiusi gli accessi su lato di via Tre Olmi. Successivamente, e in collaborazione con l’Ambiente, la proprietà aveva eseguito lavori di pulizia e sfalcio del fossato stradale posto su stradello Pozzo Pontuto, mentre la Municipale ha affiancato ai controlli diurni quelli serali per scongiurarne l’utilizzo da parte dei clienti di prostitute.
L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza e il capogruppo del M5s Luca Fantoni ha puntato l’attenzione sul problema del rapporto con i proprietari privati e sull’importanza di trovare un modo, per quanto difficile, di interloquire con loro. A titolo esemplificativo ha ricordato come spesso i tempi della Giustizia sono così lunghi che quando arriva il momento dell’asta, gli acquirenti non si trovano perché l’immobile è devastato. Alla fine chi ci rimette è il pubblico, quindi i cittadini. E ha concluso: “Sappiamo che come Comune possiamo fare poco, ma proviamo a parlare coi privati e a fargli mettere in sicurezza l’area per fermare il degrado e non aumentare il livello di insicurezza dei cittadini”.
Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha commentato che “sperava di apprendere l’intenzione della proprietà di far ridiventare la struttura quello che era prima, mentre siamo ai classici passaggi del caso con fallimenti e tribunali, è quindi ipotizzabile che trascorra molto tempo prima di arrivare a una soluzione. Non si può che continuare a fare pressione sul privato ma il quadro è difficile e non lascia presagire nulla di positivo per l’immediato futuro”. In sede di replica, Marco Malferrari ha sottolineato “Anch’io speravo in una risposta più positiva ma mi rendo conto che il Comune ha ben pochi strumenti” e si è detto “comunque soddisfatto perché l’Amministrazione sta tenendo sotto controllo la situazione con tutti i mezzi a disposizione”.
Il sindaco Muzzarelli ha infine introdotto un ulteriore elemento di riflessione: “condividiamo le difficoltà di intervenire su queste aree grandi di proprietà privata, ma ci sono riflessioni da fare per capire le disponibilità ad affrontare problemi non semplici. Stiamo facendo un censimento delle case fatiscenti e abbandonate: sempre più complicato e lungo. Ma quando l’avremo finito, dovremo capire cosa mettere in campo, cosa proporre anche a livello di normative nazionali per consentire ai Comuni di intervenire sulle proprietà abbandonate ma pur sempre private”.