Esodati, lavoratori e lavoratrici, pensionati e giovani precari. Sono i protagonisti che, insieme a Cgil Cisl Uil, manifestano sabato 2 aprile, a Modena e nelle principali città italiane, per chiedere di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani.
Pensionati, lavoratrici e lavoratori racconteranno la loro condizione, le prospettive della loro pensione attuale o futura, cosa cambierebbe se fossero accolte dal governo le richieste dei sindacati per modificare la riforma Fornero.
Con la giornata di mobilitazione nazionale di sabato 2 aprile, Cgil Cisl Uil rilanciano la piattaforma unitaria con cui chiedono di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, tutelare le attuali pensioni, rafforzare la previdenza complementare. La piattaforma unitaria pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento, che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi, senza aggancio automatico all’attesa di vita.
I sindacati chiedono inoltre pensioni dignitose per i giovani e i lavoratori precari e discontinui, accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori.
Sabato 2 aprile si svolgeranno iniziative e manifestazioni unitarie in tutto il Paese. I segretari generali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) interverranno rispettivamente a Venezia, Roma e Napoli.
A Modena è in programma un presidio con volantinaggio in piazza Matteotti a partire dalle 10. Alle 10.30 incontro con la stampa al quale partecipano Tania Scacchetti (segretario generale Cgil Modena), William Ballotta (segretario generale Cisl Emilia Centrale), Luigi Tollari (segretario generale Uil Modena e Reggio Emilia), Vincenzo Colla (segretario generale Cgil Emilia-Romagna).