Va in scena giovedì 24 marzo alle 20.30, al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150, la lettura teatrale “I bambini non hanno sentito niente”, nell’ambito del progetto “Noi, parti offese. Solidarietà in scena” coordinato da Teatro dell’Argine e Comune di Modena. Attraverso la narrazione di due vicende familiari, il testo scritto dalla direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato illumina diverse sfaccettature della violenza di genere dando un particolare rilievo al punto di vista dei bambini.
La lettura è una delle azioni del progetto regionale “Noi, parti offese. Solidarietà in scena” coordinato dal Teatro dell’Argine, in partenariato con la Fondazione Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, e finanziato dalla Chiesa Valdese. È inoltre previsto per il 6 aprile presso l’istituto “Cattaneo Deledda” un gioco di ruolo che, ancora attraverso il teatro, aiuterà gli studenti a calarsi nel vissuto delle vittime. Verranno analizzati casi di rapina aggravata, adescamento on line e maltrattamenti in famiglia nelle quali sono direttamente coinvolti degli adolescenti.
Obiettivo del progetto “Noi parti offese. Solidarietà in scena”, cui hanno aderito i Comuni di Modena, Bologna, Ferrara, Parma e Piacenza, è favorire una più adeguata formazione della rete di supporto alle vittime di reato e sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, per stimolare atteggiamenti di ascolto e scelte di solidarietà. La lettura di giovedì sarà introdotta dall’assessore alle Pari Opportunità, Promozione della Cultura della Legalità del Comune di Modena Andrea Bosi e dalla direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, Elena Buccoliero. Saranno in scena Micaela Casalboni, Paolo Fronticelli, Fabio Mangolini, Paola Roscioli e Ida Strizzi, attori del Teatro dell’Argine, per la regia di Fabio Mangolini.
L’ingresso è gratuito con prenotazione telefonica o via email (Ufficio Politiche per la Legalità e le Sicurezze – tel. 059/2032502–2431; mosicura@comune.modena.it).
La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati nasce nell’ottobre 2004 per iniziativa della Regione Emilia-Romagna, delle Province e dei Comuni capoluogo per offrire un sostegno a chi in Emilia Romagna, o anche al di fuori di se residente in regione, si ritrova a subire violenze gravissime non colpose. L’istanza deve essere presentata dal sindaco del Comune di residenza o da quello in cui è avvenuto il fatto.
Il territorio modenese è tra quelli che maggiormente hanno beneficiato della Fondazione. Dal 2004 al 2015 nella nostra provincia sono stati erogati aiuti economici per 41 famiglie colpite da fatti di particolare rilevanza, prevalentemente omicidi e poi lesioni aggravate, violenza sessuale su minore, maltrattamenti in famiglia, furti o rapine di estrema gravità. Le istanze erano state presentate dai Sindaci di Modena, Carpi, Novi, Pavullo nel Frignano, Sassuolo, Bomporto, Castelfranco Emilia, Formigine, Marano sul Panaro, Mirandola, Serramazzoni, Spilamberto.