Siamo ancora volta sgomenti e addolorati dinnanzi a questo ulteriore disumano attacco che colpisce al cuore la nostra Europa e i nostri valori di libertà: libertà di passare la serata a un concerto, in un ristorante o allo stadio a Parigi ieri, libertà di spostarci in metro o in aero per andare a lavorare, studiare o divertirci a Bruxelles oggi.
Oltre a un sentito quanto doveroso pensiero di vicinanza per le vittime, i feriti e le loro famiglie, credo si renda necessaria una nuova riflessione non solo sull’esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini d’Europa, ma anche di affermare ovunque i nostri comuni valori di libertà e democrazia attraverso un impegno che deve essere soprattutto culturale – di dialogo e cooperazione – prima ancora che militare.
Perché è ovvio che non si può andare avanti così, non è umanamente possibile vivere nel terrore e continuare a contare vittime innocenti. Pertanto chiediamo un impegno straordinario e immediato all’Europa: vogliamo che le persone, in particolare i nostri giovani – cui tante volte la Provincia di Reggio Emilia ha dato la possibilità di andare a studiare e lavorare in Europa, anche proprio a Bruxelles – possano continuare a farlo. Per crescere, maturare, condividere i valori della casa comune europea e contribuire a realizzare un mondo migliore, nel quale non trovino più spazio odio, paura e dolore.